Domenica prossima, alle ore 18, verrà assegnato il titolo di campione d’Italia per la stagione 2021-22 negli ultimi 90 minuti del campionato. L’Inter è ormai aggrappata alla speranza di un miracolo: i nerazzurri – per trionfare – dovrebbero battere la Sampdoria e sperare che il Milan perda in casa del Sassuolo. Un torneo deciso all’ultimo giro mancava dal 2010. Nella storia della Serie A sarà la ventottesima volta, l’undicesima che vede direttamente coinvolta l’Inter, stavolta nei panni inediti dell’inseguitrice. Andiamo a vedere perché, ripercorrendo i precedenti:
- Stagione 1934-35: l’antesignano del 5 maggio 2002. L’Inter guidata dal suo campione Meazza arriva all’ultima giornata appaiata alla Juventus reduce da quattro scudetti consecutivi. I bianconeri si impongono 1-0 a Firenze, i nerazzurri cadono inaspettatamente a Roma contro la Lazio con lo stesso identico risultato di 67 anni dopo: 4-2 per i biancocelesti e titolo alla Juventus.
- Stagione 1937-38: tre anni dopo, sono addirittura quattro le squadre che arrivano all’ultimo turno in corsa per il titolo. L’Inter di mister Castellazzi è davanti a tutti, con una lunghezza di vantaggio sulla Juventus e due sull’accoppiata composta da Milan e Genoa. Il Grifone pareggia in casa con la Roma, rossoneri e bianconeri si affrontano fra loro a Milano impattando 1-1, i nerazzurri trionfano a Bari dove si impongono 2-0 grazie alle reti di Meazza (capocannoniere della Serie A per la terza volta) e Frossi. È il quarto Scudetto nella storia della Beneamata.
- Stagione 1939-40: in questo caso si assiste praticamente ad uno spareggio. L’Inter del tecnico Tony Cargnelli arriva all’ultima giornata con un punto di vantaggio sul Bologna. Il turno finale prevede proprio la sfida fra nerazzurri e felsinei a San Siro: il 2 giugno 1940 Pietro Ferraris segna la rete che vale l’1-0 finale e il tricolore interista.
- Stagione 1953-54: l’Inter di Alfredo Foni vanta un punto di vantaggio sulla Juventus. I bianconeri battono il Napoli, i nerazzurri a loro volta non sbagliano a San Siro contro la Triestina: finisce 4-2, segnano Lorenzi, Nyers (doppietta) e Skoglund.
- Stagione 1963-64: dopo dieci anni esatti, l’Inter è diventata Grande Inter e con Helenio Herrera in panchina ha già vinto lo Scudetto l’anno precedente. I nerazzurri, inoltre, arrivano all’ultima giornata da freschi campioni d’Europa dopo la vittoria in finale sul Real Madrid. La classifica recita pari punti con il Bologna, l’atto finale è fissato per il 31 maggio 1964. I rossoblù si impongono in casa sulla Lazio, l’Inter fa lo stesso battendo 2-1 l’Atalanta a San Siro grazie a Corso e Jair. Si va allo spareggio: i nerazzurri perderanno a Roma per 2-0 una settimana dopo.
- Stagione 1964-65: la stagione seguente, l’arrivo in volata si configura in maniera inversa rispetto a quello di quest’anno, con l’Inter di Herrera prima a +2 sul Milan di Liedholm. Il 6 giugno 1965, i nerazzurri pareggiano 2-2 a San Siro contro il Torino dopo essere stati sotto nel punteggio; poco male, perché il Milan cade inopinatamente a Cagliari (2-1) ed il tricolore è nerazzurro.
- Stagione 1966-67: la stagione che segna la fine dell’epopea della Grande Inter. I nerazzurri di Herrera, stremati dai tanti impegni stagionali e reduci dalla sconfitta in finale di Coppa dei Campioni contro il Celtic, perdono clamorosamente a Mantova con il famoso quanto grossolano errore del portiere Sarti. La Juventus (-1 alla vigilia) li scavalca battendo la Lazio.
- Stagione 2001-02: enorme salto nel tempo, fino al nuovo millennio. L’arrivo in volata è caratterizzato da tre protagoniste: Inter 69, Juventus 68, Roma 67. Tracollo nerazzurro all’Olimpico con la Lazio, vittoria bianconera a Udine e giallorossa a Torino: la squadra di Cuper scivola addirittura al terzo posto.
- Stagione 2007-08: a sei anni di distanza dal tragico 5 maggio, l’Inter di Mancini vede le streghe nel momento in cui dilapida gradualmente il vantaggio sulla Roma nel corso del girone di ritorno, assottigliando il margine a un solo punto. Si arriva all’ultima giornata, dove i nerazzurri affrontano un Parma disperato e alla ricerca della salvezza. All’intervallo il risultato è fermo sullo 0-0, i giallorossi di Spalletti sono in vantaggio a Catania e virtualmente campioni d’Italia. Poi, nel secondo tempo, entra l’acciaccato Ibrahimovic e ci pensa lui: 2-0 nerazzurro, sedicesimo Scudetto. Sul finale la Roma viene peraltro agganciata dai siciliani, chiudendo sull’1-1.
- Stagione 2009-10: anche la stagione più bella nella storia nerazzurra non è esente da sofferenze e dall’arrivo in volata. L’antagonista è ancora la Roma, stavolta guidata da Claudio Ranieri, con la quale i nerazzurri hanno dato vita a un duello emozionante, venendo sorpassati prima del contro-sorpasso. L’ultima recita vede l’Inter di Mourinho a 79 punti, la Roma a 77: in caso di arrivo a pari punti vincerebbero i secondi in virtù dello scontro diretto, fattore che costringe la Beneamata a dover battere un Siena già retrocesso ma per niente arrendevole. La partita, infatti, si rivela molto sofferta: decide Milito dopo un’ora di gioco, finisce 0-1, a nulla serve la contemporanea vittoria romanista sul campo del Chievo. Diciottesimo titolo nerazzurro.