Hernan Crespo, da doppio ex di Inter e Milan, si è apertamente schierato alla Gazzetta dello Sport in favore dei rossoneri. “Non è uno scudetto bello, se arriva: è bellissimo. Sì, il più bello di sempre perché inaspettato, perché nessuno all’inizio della stagione ci avrebbe scommesso un euro. A renderlo magnifico è il modo in cui è stato gestito tutto il campionato, tra mille difficoltà e mille imprevisti. Eppure mai il Milan di Pioli è crollato senza rialzarsi, ha sempre avuto la forza di rimettersi in piedi e proseguire la corsa”.
“Anzi, se andiamo a ritroso e rivediamo i distacchi in classifica durante le varie fasi del campionato, ci accorgiamo che il Milan avrebbe potuto anche chiudere i giochi prima, perché è arrivato a gestire fino a sette punti di vantaggio sull’Inter – aggiunge Crespo -. Se non è successo è perché la squadra di Inzaghi è stata una rivale durissima da mettere al tappeto, e anche perché i rossoneri restano un gruppo molto giovane, non sempre pronto ad amministrare come fanno le squadre abituate ad alzare trofei”
“La vittoria in rimonta nel derby di ritorno, con la doppietta di Giroud da centravanti vecchia maniera, ha regalato uno slancio fondamentale per crederci fino alla fine. E, classifica alla mano, potrebbe decidere anche il finale di questo campionato così avvincente”, ha concluso Crespo.
Il futuro di Inzaghi
Il futuro di Inzaghi non dipende dallo scudetto. Stando alla Gazzetta dello Sport, Steven Zhang ha deciso di andare avanti con il tecnico piacentino. “Il contratto attuale di Inzaghi prevede uno stipendio da 4 milioni di euro netti a stagione, con scadenza nel 2023. Quello che gli verrà proposto presumibilmente già la prossima settimana avrà scadenza 2024 (più eventuale anno aggiuntivo) a circa 5,5 milioni l’anno. Un premio meritato, un riconoscimento al lavoro svolto e ai tanti obiettivi centrati”.
“Steven vuole mettere tutto in chiaro da subito: per questo è stato già messo in agenda l’incontro per il rinnovo di Inzaghi. E quella sarà anche la sede per mettere a punto le strategie della prossima campagna acquisti. Zhang cercherà di accontentare il tecnico, ma sempre nei limiti dei paletti imposti dalla proprietà. Con Inzaghi il rapporto si è cementato molto negli ultimi mesi: Zhang era partito per la Cina proprio poco dopo l’ingaggio di Inzaghi, per rientrare poi a Milano per l’Epifania, alla vigilia della Supercoppa italiana. L’appetito vien mangiando e le vittorie hanno caricato ulteriormente il presidente, che alla fine è rimasto in Italia per stare vicino alla squadra. Ha festeggiato la Coppa Italia, ora spera nel grande slam”.
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