Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport scrive del rapporto tra Beppe Marotta e Paulo Dybala.
“Beppe Marotta non tralascia un solo particolare, batte più piste, insieme ad Ausilio tiene in gara e alla grande una barca che fa acqua, e trova perfino il tempo per partecipare come ospite d’onore al B2B Lab organizzato da Magda Pozzo. Dimenticavo: attende con relativo distacco che a Reggio Emilia si compia il miracolo dei miracoli. Lui non ha ancora perso la speranza. Di soldi da spendere ne ha pochissimi, l’autosufficienza è diventata una condanna (non solo per l’Inter) per cui, prima di stringere sugli acquisti, è costretto a mettere in conto almeno una cessione importante (Bastoni for Conte il principale candidato all’uscita). (…) La telenovela Dybala, che Inzaghi non ha richiesto disponendo di quattro attaccanti e non volendo rinunciare a Lautaro (…).
In questo momento sull’argentino c’è più Marotta che l’Inter, anche se il classico foglietto con le cifre e la durata dell’accordo non ha ancora raggiunto a Torino Jorge Antun. La Roma si è improvvisamente fermata, Pinto è sparito. Due mesi fa, sollecitato da Mourinho, il ds dei Friedkin si era attivato con l’entourage dell’argentino, le parti avrebbero dovuto risentirsi dopo la partita con il Venezia. Da quel momento però il portoghese s’è fatto di nebbia.
Marotta non ha mai nascosto di coltivare una passione speciale e di provare affetto per Dybala; passione che prescinde addirittura dalle reali necessità dell’Inter: la qualità della Joya è peraltro indiscutibile. Per questo potrebbe passare – nelle intenzioni – da uno o due anni per permettere al fantasista di rilanciarsi e guadagnare il Mondiale a qualcosa di più soddisfacente.
Nell’eventualità assai concreta che il Milan conquisti lo scudetto, l’arrivo di Dybala può in effetti rappresentare una sorta di premio di consolazione per la tifoseria, oltre che un arricchimento tecnico per l’organico che disporrebbe così di due prime punte, Lautaro e Dzeko, e due seconde di alto livello, Dybala e Correa”.
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