José Mourinho si gode il trionfo europeo che all’Italia mancava dal Triplete dell’Inter del 2010: “Sono a Roma da undici mesi, si è capito subito da quando sono arrivato che c’era da aspettarsi questo. Come ho detto ai ragazzi nello spogliatoio a Torino, abbiamo fatto quello che dovevamo fare: qualificarci per l’Europa League, abbiamo fatto il nostro lavoro. Oggi non era lavoro ma scrivere la storia e lo abbiamo fatto”.
“La cosa bella nella mia carriera è che al di là di un trofeo europeo, al di là dello United, farlo con il Porto o con l’Inter con la Champions dopo tanti anni e farlo con la Roma è qualcosa di veramente molto molto speciale. Una cosa è vincere quando tutti se lo aspettano, un’altra è vincere quando nessuno se lo aspetta è qualcosa di immortale perché è davvero speciale. Non dico che non penso a me ma penso al popolo. Rimane per sempre, sono felice per i ragazzi e per la famiglia romanista”.
“Se mi sento romanista? Certo che sì, ma il mio è un modo di lavorare. Io sono portista, interista, chelseasta, sono pazzo del Real e adesso sono romanista, sono di tutti quelli che insieme a me cercano un obiettivo e condividono insieme a me momenti difficili e felici. Oggi con tutto il rispetto per tutti i club in cui ho lavorato e di cui sono innamorato perché non mi nascondo, sono romanista al 100%”, ha concluso Mourinho a Sky.
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