In questi giorni continua a tenere banco il tormentone legato al possibile ritorno di Lukaku, che domani incontrerà i dirigenti dell’Inter. A soffermarsi sul tema, è il giornalista Impallomeni, che ha parlato ai microfoni di Tmw Radio: “Sarebbe una grande cosa. Non so se Lautaro resterà, ma insieme formerebbero una grandissima coppia di attaccanti. Ora c’è una situazione difficile, bisogna aspettare l’uscita di Sanchez e la decisione di Dybala. Sono d’accordo sulla possibile visione che nel caso di ritorno del belga, Paulo possa andare altrove”.
MERCATO – Lukaku vuole l’Inter a tutti i costi: ha detto sì alla riduzione dell’ingaggio. Perchè l’operazione dovrà chiudersi entro giugno
Romelu Lukaku vuole tornare all’Inter. A tutti i costi. E già domani (martedì) il suo legale di fiducia, Sebastien Ledure, contatterà la società nerazzurra per cercare di capire i margini di fattibilità per un suo ritorno. Lukaku è disposto a ridursi di parecchio l’ingaggio arrivando a 7 milioni di euro (la metà di quello che percepisce al Chelsea), e rientrando così nei parametri fissati in casa Inter. Ma l’operazione – come riferisce la Gazzetta dello Sport – dovrebbe chiudersi entro giugno: solo così il club nerazzurro potrebbe usufruire delle agevolazioni fiscali del decreto crescita. Ecco perché il ruolo dell’attaccante è fondamentale in questa prima fase: deve convincere il Chelsea – che oggi diventa ufficialmente proprietà del consorzio guidato da Clearlake Capital – a farlo partire in prestito.
Sui quotidiani in edicola oggi si parla ancora molto di un difficilissimo ma non impossibile ritorno di Romelu Lukaku all’Inter. Secondo il Corriere dello Sport, il belga avrebbe chiesto e ottenuto un incontro con suo rappresentante.
“L’argomento della riunione, chiaramente, sarebbe quello di cercare un complicato incastro affinché Big Rom possa tornare alla Pinetina – conferma il Corsport -. Gli ostacoli, però, non mancano: dalla resistenza del Chelsea che un anno fa ha investito 115 milioni, all’ingaggio da 15 milioni (bonus compresi) dell’attaccante. È vero che è disposto a tagliarselo, ma essendo stato via dall’Italia solo un anno non beneficerebbe comunque del Decreto crescita”.
Lascia un commento