Filippo Tramontana, giornalista tifoso dell’Inter e volto noto nelle emittenti tv, su calciomercato.com va in difesa della proprietà:
“Viviamo nell’epoca più insolita che ci possa essere, siamo in un periodo in cui è più facile vivere dentro un social network, uno strumento che dà voce a tutti ma che nasconde la faccia della maggior parte di questi. All’interno di quel mondo virtuale ci si può permettere di insultare chiunque, schiumare rabbia e millantare di sapere cose su argomenti di cui non si sa davvero nulla. Ecco che chi nel calcio non ci vive quotidianamente diventa su Twitter un grande “insider” di mercato che, non solo prende in giro i più sprovveduti, ma “inquina” il lavoro di quella poca gente seria rimasta che di calcio vive e magia.(…)
In queste ore per esempio sta tornando di moda (in tendenza per usare il termine corretto di Twitter) tra i tifosi dell’Inter lo slogan #suningout.
C’è uno zoccolo duro (molto ampio) di tifosi nerazzurri che non perdono occasione per denigrare la proprietà senza mezzi termini e senza mezze misure. Trovo tutto questo molto esagerato e ingeneroso nei confronti di chi l’Inter l’ha fatta tornare ai fasti di un tempo che era ormai dimenticato.
Non sono certo felice del fatto di essere davanti ad una realtà in cui diventa necessario vendere dei giocatori fondamentali per rendere il bilancio societario sostenibile, non faccio festa se in un anno perdo Hakimi e Lukaku e l’anno dopo rischio di vedere andare via un cuore nerazzurro come Bastoni, ma la realtà non può essere ignorata.
Capisco la rabbia e la preoccupazione di poter perdere giocatori importanti ma non si può non considerare i risultati sportivi che questa proprietà ha raggiunto in pochi anni. (…) Questa proprietà ha costruito un organigramma vero con i migliori dirigenti in circolazione e ha portato all’Inter allenatori e giocatori di livello assoluto. Ve la ricordate l’Inter prima di Suning? Forse avete la memoria un po’ corta. E poi mi chiedo: volete cacciare Zhang per sperare di essere presi da chi esattamente? Da un fondo? Da un altro proprietario straniero che non si sa quali obiettivi possa avere? Si sa come recita il detto: “chi lascia la vecchia strada per la nuova sa quel che lascia e non sa quel che trova””.