La prossima stagione, l’Inter cambierà nuovamente sponsor di maglia. Dopo i 16 anni con Pirelli in bella vista, il club nerazzurro ha siglato la scorsa estate una sponsorship con Socios.com, che ha associato quindi il suo nome alla maglia con il tricolore sul petto. Con il marchio di pneumatici la cifra garantita partiva da una base di 12 milioni l’anno, mentre l’azienda di blockchain è arrivata a 16 milioni più bonus. Tuttavia, in Viale della Liberazione sono pronti ad un altro cambiamento – previsto già nel contratto siglato a luglio 2021 -, con Digitalbits (quest’anno sulla manica) che diventerà nuovo sponsor di maglia.
Il Corriere dello Sport fa il punto. “L’annuncio del nuovo matrimonio sarà dato solo a metà luglio, quando saranno presentate le nuove maglie (o almeno la prima) del 2022-23. Di certo c’è già che l’importo che arriverà da Digitalbits salirà anno dopo anno e che avrà bonus che scatteranno in base alla qualificazione alle coppe europee e soprattutto alla vittoria di trofei. Tradotto: il terzo anno quota 30 milioni sarà sicuramente superata, ma potrebbe succedere anche nella stagione precedente. Solo Jeep, sponsor della Juve, garantisce più soldi”. Digitalbits, infatti, si è impegnata a versare nelle casse dell’Inter 5 milioni per fare da sponsor di manica il primo anno, più altri 85 milioni (sommati ai bonus) da dividere nei successivi tre anni.
Non è finita, perché ci sono altre due partnership fondamentali per i ricavi nerazzurri: sponsorizzazione del centro sportivo (naming rights di Appiano Gentile) e sponsor tecnico. “Capitolo centro sportivo: Suning ha confermato la sponsorizzazione per la Pinetina che porterà ancora il nome del colosso cinese. Accordo annuale per il 2022-23 a cifre leggermente più basse rispetto agli attuali 16 milioni. Con Nike va avanti la trattativa per il rinnovo dell’accordo in scadenza nel 2024: l’Inter chiede 30-35 milioni rispetto alla base attuale di 12 più bonus. Un bel divario da colmare”.
(FONTE: CORRIERE DELLO SPORT)