L’agente di Asllani Luca Puccinelli, accompagnato da Elio Berti, è arrivato nelle prime ore del pomeriggio nella sede dell’Inter. Le sue parole all’uscita: “Siamo stati informati che Empoli e Inter hanno trovato l’accordo, c’è piena disponibilità da tutte le parti. Nei prossimi giorni vediamo, siamo tutti contenti. Altre squadre? Cosa c’è meglio dell’Inter?”.
Si è svolto oggi a Milano l’incontro tra Inter ed Empoli per arrivare a Kristjan Asllani, centrocampista classe 2000 attualmente in forza nel club toscano. Secondo quanto riporta Alfredo Pedullà, è stato raggiunta l’intesa fra i due club sulla base di un prestito con obbligo di riscatto: ai toscani andrebbero 4 milioni subito e 10 nella prossima stagione. Nella trattativa dovrebbe essere inserito anche Martin Satriano, che si trasferirebbe ad Empoli in prestito secco ma, su questo fronte, bisognerà prima sondare la disponibilità dell’uruguaiano. Secondo Nicolò Schira, lo stipendio di Asllani dovrebbe attestarsi sugli 1,2 milioni netti l’anno. Inzaghi avrà dunque il vice Brozovic che tanto è mancato nella stagione appena trascorsa.
I corteggiamenti sempre più insistenti dalla Premier (specialmente dal nuovo Newcastle di Pif) e dal Milan hanno spinto l’Inter ad accelerare per Kristjan Asllani, centrocampista dell’Empoli classe 2000 che nelle idee nerazzurre dovrebbe diventare il vice Brozovic per la stagione 2022-23. Il regista albanese, che un mese fa ha segnato proprio contro la squadra di Inzaghi a San Siro, è valutato circa 15 milioni dal club toscano. Come riporta Alfredo Pedullà, “i nerazzurri sono pronto a offrire contropartite tecniche, ma anche a definire cash magari con un prestito biennale con obbligo di riscatto. Vedremo. Di sicuro l’Inter incasserà dal Monza per il portiere Di Gregorio, ma sono in ballo anche Pirola e Sensi. La valutazione ha una base di 10 milioni con eventuali bonus aggiuntivi”. L’idea dell’Inter, dunque, è quella di sfruttare l’incasso proveniente dalla trattativa con il Monza in uscita per accaparrarsi Asllani e sbaragliare la concorrenza. (FONTE: ALFREDO PEDULLÀ)