Beppe Bergomi, ex bandiera e capitano dell’Inter, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport. Il tema principale, ovviamente, è quello del possibile ritorno di Lukaku, che potrebbe formare un tridente da sogno con Lautaro e Dybala. “Sta nascendo un grandissimo reparto. Mi soffermo soprattutto sull’operazione Lukaku che ho visto bene sin dall’inizio. All’Inter torna un giocatore con caratteristiche che prima mancavano, un leader carismatico che trascina tutto e tutti. Se ci sarà qualche mugugno? Nessuno dovrebbe contestarlo: l’anno scorso quell’affare è convenuto a tutti, anche all’Inter. Non dimentichiamoci di com’era la situazione un anno fa. Adesso si riparte, anzi tutti dovrebbero apprezzare la sua volontà di tornare: significa che per lui questo club significa qualcosa, anzi molto di più“.
Dybala e Lautaro
Spazio poi ai due prossimi possibili compagni di squadra del belga. Si parte dalla Joya: “Preso a zero, un attaccante così è da considerarsi un’occasione più che un giocatore pienamente organico al progetto tecnico. Fa bene l’Inter a provare a portarlo a casa, anche se magari – almeno in partenza – è più difficile da incastrare. Ma ho grande fiducia nel lavoro di Inzaghi, anche se va considerata sempre la posizione di Calhanoglu e ora di Mkhitaryan”.
Come vivrà Lautaro il possibile arrivo di due pezzi da 90 in attacco? “La deve vivere bene, per il pubblico interista lui viene prima degli altri due, proprio per essere rimasto e non aver mai dubitato. Per questo deve stare sereno e godersi l’amore della gente. Appartiene a quella ristretta cerchia di giocatori che ha l’Inter tatuata sul cuore: lui, Skriniar, Barella, Bastoni non li venderei mai per una ragione di identità. Tramandano una tradizione, spiegano il club a chi arriva. Un’offerta irrinunciabile per il Toro? Sarebbe necessario prendere un’altra stella, anche perché nessuno può dire cosa succederà con Romelu quando scadrà il prestito. Prenderei uno giovane e veloce, tipo Jonathan David. Ma premetto che io Lautaro non lo darei mai: le stelle le terrei tutte e tre”.
Sarebbe ipotizzabile un tridente? “In partenza no. L’Inter nel suo complesso è modellata sul 3-5-2, a partire dalle mezzali che si esaltano in quei movimenti. E Brozovic, in un centrocampo a due, non sarebbe più così determinante. L’alternanza può creare tensioni? Sarà un campionato diverso, con tanti impegni all’inizio, ma lasciare fuori qualcuno di questo peso è complicato. Adesso è tutto bello, poi quando arriverà il momento delle scelte?”.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)
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