Hernan Crespo si rivede nella parabola di Romelu Lukaku, arrivato a Milano questa mattina. L’argentino, arrivato all’Inter dal Chelsea nel 2002-03 per sostituire Ronaldo il Fenomeno dopo la fuga verso il Real Madrid, fu poi ceduto nuovamente ai Blues l’estate successiva. Poi il prestito al Milan, la nuova parentesi al Chelsea e infine il ritorno definitivo in nerazzurro, dove restò dal 2006 al 2009 vincendo tre scudetti consecutivi. E per questo Valdanito è la persona più indicata a parlare della decisione del belga a La Gazzetta dello Sport: “Lukaku ha deciso di tornare: all’Inter si è sentito un re, al Chelsea no. Una questione di affetto e cuore, dunque. E quando c’è di mezzo il cuore, le cose finiscono quasi sempre bene. Anch’io decisi di ritornare in Italia perché in Serie A mi sentivo a mio agio, in Premier no. Non mi innamorai di Londra? E come facevo? Ero già innamorato di Milano, del calcio italiano, della Serie A”.
Ma perché nel 2003 lasciò l’Inter dopo un solo anno? “Tutto merito di Hector Cuper. All’inizio di agosto avevo comprato casa a Milano, stavo benissimo. Alla fine del mese mi chiamarono in sede e mi dissero che mi avevano ceduto al Chelsea. Ero arrivato l’anno prima per 36 milioni e fui ceduto per 26: operazione che non ho mai capito. Ricordo che Vieri, mio amico, si arrabbiò tanto e fece polemiche sui giornali, ma non ci fu nulla da fare: Cuper aveva deciso così e così si doveva fare. Ma anche al Chelsea con Mourinho io avevo in testa soltanto l’Italia. E così, nel 2006, rieccomi all’Inter. E finalmente, dopo aver vinto la Premier, conquistai anche lo Scudetto. Anzi: ne vinsi tre. Emozioni che auguro pure a Lukaku“.
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