Domani comincerà ufficialmente la stagione 2022-23 dell’Inter con l’inizio del ritiro ad Appiano Gentile. Oggi Simone Inzaghi presenta l’annata affiancato da Giuseppe Marotta. Ecco le parole del tecnico nerazzurro:
Quale sarà il segreto per affrontare questa stagione nel migliore dei modi?
“Sarà una stagione particolare. Avremo 20 partite racchiuse in tre mesi, poi il campionato si fermerà 50 giorni: è un campionato nuovo per tutti. Insieme allo staff stiamo già vedendo il da farsi, faremo un richiamo di preparazione nei giorni in cui ci sarà il Mondiale. Sarà una cosa nuova”.
Ci racconta la trattativa Lukaku?
“L’anno scorso si era già creato un bel rapporto, poi è successo quel che sappiamo. Poi la mia società mi ha detto che c’era questa possibilità e per questo è un grande colpo. Romelu è un giocatore fortissimo che ci porterà gol e soluzioni, ma non dimentico quanto fatto dai miei attaccanti l’anno scorso diventando il miglior attacco. Abbiamo vinto due trofei ed abbiamo il rammarico di non aver vinto lo Scudetto: con 84 punti, cinque volte su sei lo porti a casa. Ripartiamo con entusiasmo e speriamo che quest’anno sia la volta buona”.
Gli obiettivi della stagione.
“L’anno scorso avevamo come primo obiettivo mettere in sicurezza il club, poi grazie a quanto espresso è stato facile per tutti dire che l’Inter era favorita, ma a luglio nessuno faceva il nome dell’Inter. A me non piace nascondermi, quest’anno partiamo dietro il Milan che è campione d’Italia e lo ha vinto sul campo: noi, insieme ad altre cinque o sei squadre, lotteremo fino alla fine. Sarà difficile ma non ci nascondiamo: vogliamo competere come l’anno scorso e come faremo quest’anno”.
Sei preoccupato dalla possibile cessione di Skriniar?
“Io sul mercato sono in una botte di ferro perché sapete tutti il livello dei nostri dirigenti. Skriniar è in questo momento un giocatore dell’Inter, l’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e il 10 luglio arriverà in ritiro. Poi da qui a dire cosa accadrà ce ne passa. L’anno scorso parlavamo di Romelu, poi Romelu non c’era più dopo pochi giorni. Tutto può succedere, lavoriamo comunque sempre a stretto contatto con la società”.
Vuoi alzare l’asticella?
“Alzare l’asticella significa vincere tre titoli. Quello che mi rimane dall’anno scorso è tutto lo stadio che ci applaudiva dopo l’ultima giornata con la Sampdoria. Aveva vinto il Milan lo scudetto e sappiamo cosa significa per la città di Milano, ma ho visto 72mila persone ad applaudire con i ragazzi che piangevano. Volevamo vincere il terzo titolo, non ce l’abbiamo fatta per pochissimo. Ci proveremo con tutte le forze, con un grande pubblico sempre a sostenerci”.
Hai un’idea sulla gerarchia fra i portieri?
“Il titolare sarà Handanovic, se lo è meritato per la stagione che ha fatto l’anno scorso. Conosciamo tutti il valore di Onana, è un giocatore giovanissimo, del 1995. Quest’anno avrà occasioni per mettersi in mostra, ci abbiamo puntato con la società già un anno fa”.
Cosa speri di dire in questa sede fra un anno?
“Spero di raccontare che le cose siano andate nel modo migliore. L’anno scorso avevo grande voglia e speranza di far bene all’Inter. Questo mi ha regalato grandi soddisfazioni: i due trofei, l’approdo agli ottavi di Champions dopo dieci anni. Quello che mi è rimasto più dentro è l’alchimia creata con il pubblico. Mi viene ancora in mente l’ultima giornata o la finale di Roma in Coppa Italia. Soddisfazioni che mi rimarranno per sempre e spero di riviverle in futuro”.
L’eventuale arrivo di Dybala sarebbe la ciliegina?
“Lo conosciamo tutti, inutile parlare di lui: grandissima qualità. Noi però dobbiamo partire dal presupposto che adesso abbiamo sei attaccanti perché ci sono anche Pinamonti e Sanchez. Adesso non è corretto parlare di altri giocatori che non sono sotto contratto con l’Inter”.
Il rinnovo.
“Mi ha fatto enormemente piacere, con il presidente e i dirigenti si è creata grande sinergia. Vogliamo tutti il bene dell’Inter, il rinnovo mi fa piacere anche per i miei collaboratori. Vedete sempre me qui, ma ho tante persone che lavorano con me e mi aiutano nell’organizzare ogni allenamento”.
C’è un giocatore che quest’anno ci stupirà?
“Non mi viene in mente. Tutti mi hanno dato quello che avevamo chiesto: si sono resi disponibili tutti, facendo in modo che la stagione andasse in un determinato modo. Sono state 52 partite di grande intensità, un ottavo di finale che ci è costato tantissimo a livello mentale e fisico perché nella partita di ritorno a Liverpool abbiamo perso due giocatori importanti come Brozovic e De Vrij. Ma è un percorso che rifarei dall’inizio alla fine in tutto e per tutto”.
In cosa si può migliorare il campionato? E si può migliorare il percorso in Champions?
“Negli ultimi 11 anni gli ottavi non erano mai stati raggiunti, poi qualcosa in più si poteva fare visti gli ottavi col Liverpool. Le squadre inglesi sono quasi ingiocabili ma con corsa, determinazione possiamo giocarcela anche con la squadra più forte d’Europa insieme al Real Madrid e al Manchester City”.
Ci possono essere alternative tattiche al 3-5-2 o a prescindere dai nuovi innesti si andrà avanti così?
“Proveremo qualcosa negli allenamenti, ma a me piace giocare in questo modo. Sono sicuro di avere giocatori adatti per questo modulo, poi ho tante frecce disponibili e di volta in volta si può cambiare. È successo anche l’anno scorso in determinate partite. Si è parlato giustamente di Lukaku e Onana, ma la società ha preso due giovani molto importanti come Bellanova e Asllani che ci aiuteranno. E non dimenticherei Mkhitaryan, che ha vinto tantissimo e che mi è sempre piaciuto: ho avuto ogni volta difficoltà quando lo affrontavo”.
La squadra adesso è più attrezzata per competere su tutti i fronti?
“Bravissima la società a muoversi fino a questo momento, ora dovremo rimpiazzare l’uscita di Ranocchia e la dirigenza sta già lavorando in quel senso. Adesso in quel ruolo abbiamo solo De Vrij. L’obiettivo è avere 20 giocatori di movimento, tutti col doppio ruolo: con 20 partite da qui a novembre dovrò cambiare tanto. Poi avremo i tre portieri e vorremmo aggregare tre giocatori della Primavera in pianta stabile con noi. La Primavera ha vinto lo Scudetto: per il ritiro sono convocati i due fratelli Carboni, Valentin resterà e lo aggregheremo, così come Casadei. L’anno scorso ha già esordito Zanotti, se lo è meritato. Spero di farne esordire qualche altro quest’anno. Vero che è difficile esordire nell’Inter, ma se ci sono ragazzi che lo meritano spero di farne esordire altri. L’Inter lavora molto bene in questa direzione”.
La squadra cambierà stile di gioco con l’arrivo di Lukaku?
“L’anno scorso abbiamo alternato vari stili, dipendeva da avversario e risultato. Romelu ci dà molte più soluzioni. Sappiamo comunque che gli altri attaccanti hanno fatto tutti molto bene”.
Su Asllani.
“Lo abbiamo seguito per un anno intero, è un giocatore su cui crediamo davvero tanto e che sarà il sostituto di un giocatore fondamentale come Brozovic”.
Lo scorso Scudetto lo ha vinto il Milan o l’ha perso l’Inter?
“Siamo molto orgogliosi di quanto fatto, quest’anno cercheremo di migliorarci ulteriormente. Non sarà semplice perché quando metti due trofei in bacheca non è facile, ma siamo l’Inter e abbiamo il dovere di vincere sempre”.
C’è un clima diverso rispetto all’estate scorsa. Questo ti mette un po’ di pressione?
“Ho la fortuna di vivere la pressione molto serenamente. Noi allenatori abbiamo pressione addosso ogni giorno, dobbiamo fare sempre tante scelte ogni giorno. Ho capito l’anno scorso e negli anni alla Lazio che essere allenatore ti danno tante responsabilità, ma queste mi fanno rendere ancora meglio. Sappiamo il percorso fatto l’anno scorso e vediamo cosa succederà alla fine del mercato, ma siamo coscienti e sappiamo di aver lavorato nel migliore dei modi in questi primi giorni di mercato”.
I tifosi dell’Inter possono stare tranquilli a parte Skriniar? Casadei è stato tolto dal mercato?
“Casadei ha fatto l’Europeo Under 19, poi dovrà fare un po’ di vacanze e deciderà la società. Per quanto riguarda la prima domanda, noi l’anno scorso eravamo convinti che avremmo ceduto solo Hakimi, ma sappiamo che il mercato è imprevedibile. Posso sicuramente promettere che l’Inter, il 13 agosto, sarà in campo e competitiva insieme a tante altre squadre. L’anno scorso faceva comodo a un certo punto dire che fossimo favoriti, mentre all’inizio nessuno ne parlava”.
C’è una gerarchia negli attaccanti?
“A me piace che le mie squadre segnino. Un anno con la Lazio siamo stati miglior attacco, poi Immobile è stato Scarpa d’Oro, l’anno scorso siamo stati il miglior attacco. Quest’anno speriamo che uno fra Lukaku, Lautaro, Dzeko e Correa possa essere Scarpa d’Oro”.
Ancora sulla gestione dei portieri.
“Il titolare è Handanovic perché lo ha meritato sul campo. Onana è il futuro dell’Inter, ha un contratto molto lungo e dovrà dimostrarmi di meritare il posto, sarà un patrimonio dell’Inter di oggi e del domani”.
Gli attaccanti saranno quattro?
“Sì, il quinto può essere un giovane. Non Pinamonti che ha tante richieste, ad oggi è convocato per il nostro ritiro ma ha richieste”.
Come farebbe giocare Bremer?
“Non mi sembra corretto parlare di giocatori di altre squadre”.
Ha parlato con Dzeko dopo l’arrivo di Lukaku?
“Abbiamo parlato dopo le nazionali. Sappiamo quanto Dzeko ci abbia dato l’anno scorso e anche quest’anno sarà un valore aggiunto per l’Inter come l’anno scorso”.