Il bilancio 2020-21 dell’Inter ha fatto segnare il record negativo di deficit nella storia del calcio italiano: ben 245,6 milioni di rosso per il club nerazzurro. Per questo motivo, in Viale della Liberazione sono corsi ai ripari con le cessioni molto remunerative di Hakimi e Lukaku per 175 milioni più 12 di bonus complessivi, con 100 milioni di plusvalenza. Oltre a questo, sono aumentati i ricavi da sponsorizzazioni (Socios.com, Digitalbits, Lenovo) ed è tornato, almeno in parte, il pubblico allo stadio. I ricavi da matchday si attestano intorno ai 40 milioni, oltre a 15 milioni garantiti dalla UEFA per il passaggio agli ottavi di finale di Champions League.
Il risultato per il 2021-22 dovrebbe essere un deficit quasi dimezzato. Ricordiamo che ancora non si può parlare di cifre definitive, perché le eventuali buonuscite ai vari Sanchez e Vidal ricadranno sul bilancio che si è formalmente chiuso al 30 giugno 2022. Secondo il Corriere dello Sport, molti sforzi dell’Inter sono stati in parte cancellati “dalla svalutazione di 23,4 milioni di sponsor relativi all’ex agenzia di marketing asiatica e alla minusvalenza per la fine del rapporto con Eriksen: con il danese risoluzione con risparmio solo sullo stipendio, ma ammortamento residuo da 15 milioni tutto nel 2021-22″.