Non è più un mistero che, dopo cinque colpi in entrata (Onana, Mkhitaryan, Lukaku, Asllani e Bellanova) finalizzati nel mese di giugno, adesso l’Inter abbia bisogno di muoversi in uscita. C’è la questione legata a Sanchez che potrebbe aprire le porte a Dybala, ma anche il capitolo Pinamonti, per il quale c’è una trattativa in corso con l’Atalanta e una distanza fra domanda e offerta di circa 5 milioni. Soprattutto, però, va ricordato il corposo attivo richiesto dalla proprietà: un diktat dal quale in Viale della Liberazione non possono derogare. Il giocatore individuato è Milan Skriniar: il Psg, com’è noto, è in trattativa avanzata con l’Inter per l’acquisto dello slovacco. Il club nerazzurro chiede 80 milioni, i francesi si sono fermati a 60 più una contropartita (Draxler), si può chiudere a 70. Ma adesso Marotta e Ausilio non vogliono più aspettare. La Gazzetta dello Sport fa il punto.
“L’Inter ha fatto sapere al Psg, attraverso gli intermediari al lavoro sull’affare, di voler accelerare. Potremmo definirlo un ultimatum, che in termini di mercato suona sempre bene: chiarezza, in un senso o nell’altro, nel giro di una settimana. Il Psg è fermo all’offerta di 60 milioni, con l’inserimento di una contropartita. Per chiudere ne servono almeno 70 cash, questa è la posizione di Zhang. Se il rilancio non dovesse arrivare, la stessa società nerazzurra si sentirà in dovere di cercare altre soluzioni in uscita, magari sempre all’interno del reparto difensivo o nel settore degli esterni, magari legate al nome di De Vrij o a quello di Dumfries. È un’esigenza di mercato. Un’esigenza sentita dallo stesso Skriniar, che è atteso ad Appiano domenica per i primi allenamenti. Non è il massimo, per un titolare, cominciare la stagione da una parte sapendo di essere in bilico. Skriniar vorrebbe chiarezza subito, in un senso o nell’altro, la telenovela non piace neppure a lui. E non piace all’Inter, appunto“.
Se la cessione dello slovacco dovesse concretizzarsi, Marotta e Ausilio dirotterebbero subito parte del ricavato su Bremer, per il quale c’è stato un primo incontro ufficiale con il Torino. Vero che il patto con il brasiliano è stato suggellato già a gennaio, ma i nerazzurri sanno che l’attesa non può protrarsi all’infinito e per questo vogliono evitare brutte sorprese. Il valore del giocatore, d’altronde, è riconosciuto da tutti e non è un caso che la Juventus, oltre a diversi club esteri, sia pronta ad intervenire se la promessa fatta all’Inter da Bremer venisse meno.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)