La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto sul mercato dell’Inter, alla ricerca di un difensore. Si parla di Demiral ma non solo: “Si punta a un profilo low cost, ma si setaccia pure il mercato. Rischiano di presentarsi occasioni interessanti e la beffa di Bremer brucia sulla pelle”.
“Nelle chiacchierate con l’Atalanta la cessione di Andrea Pinamonti (valutato dall’Inter 20 milioni) è stata scorporata ormai del tutto dalla trattativa per Merih Demiral. Il turco piace ad Ausilio, e non certo da oggi. Per portarlo a Milano si proverà un prestito con riscatto per la prossima stagione – si legge sulla rosea -. Le cifre sono poco più alte di quelle di Pinamonti, ma in entrambi i casi a fare la differenza potrebbe essere la formula definitiva dell’affare e le tempistiche di pagamento. Anche su Nikola Milenkovic, forse il preferito, i nerazzurri si scontrano con l’impossibilità di pagare subito i 15 milioni chiesti dai viola. È in agenda un ulteriore incontro all’inizio della prossima settimana con l’agente del difensore Fali Ramadani, l’uomo che più spinge per questa soluzione, ma è chiaro che per chiudere in tempi brevi servirà uno sforzo della società”.
Il Corriere dello Sport ha invece analizzato la situazione Skriniar. “Ora dal punto di vista tecnico la rinuncia allo slovacco sarebbe un danno enorme per la rosa e un messaggio negativo per una tifoseria che ha già sottoscritto 40.000 abbonamenti e che, con uno striscione della Curva Nord sotto la sede, ha chiarito cosa “pretende”. Ecco perché l’area tecnica, che nel 2021-22 ha “piazzato” un attivo di bilancio da 100 milioni, ha deciso di non avallare la sua partenza. Se non di fronte a un’offerta da 80 milioni, cifra alla quale i francesi non si erano neppure lontanamente avvicinati. Poi, è chiaro, l’ultima parola spetta al presidente Zhang che però sa bene quanto Inzaghi tenga alla solidità del pacchetto arretrato. Privarlo di Skriniar rischierebbe di scatenare un terremoto alla Pinetina”.