Ionut Radu, portiere nerazzurro in prestito alla Cremonese, ha parlato alla Gazzetta dello Sport, partendo dall’errore di Bologna: “Quel giorno ero giù, è stato un momento molto difficile per me. Ricordo bene le parole di Samir. Aveva ragione, in questi casi bisogna rialzarsi e lavorare ancora più duramente. Dimenticare e imparare dagli errori”.
“Sono in una squadra che ha tanta voglia di fare, che dopo 26 anni è tornata in A con grande determinazione. Anche io sono qui per questo. E per me, per dimostrare ciò che valgo, cosa che non ho potuto fare negli ultimi due anni. Alvini ci chiede di costruire dal basso? Sì, ma senza esagerare, quando si può fare. Se non c’è la soluzione, devo cercare le punte”.
“Inter favorita per lo scudetto? Assolutamente sì. Glielo auguro. Se mi rivedo in nerazzurro in futuro? Intanto mi devo concentrare sul presente. Sfida molto importante per me dopo due stagioni difficili. Poi i risultati verranno uno dopo l’altro, stando sempre sul pezzo e lavorando sodo. Da piccolo mi piaceva De Gea. Ma ora che ho 25 anni cerco di seguire un mio stile. Come modello, invece, Handanovic a livello professionale e mentale: è il migliore”, ha concluso Radu.
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