In principio fu Danilo D’Ambrosio. Il 12 luglio, dopo la prima uscita stagionale a Lugano, l’Inter sembrava ancora vicinissima a Gleison Bremer e il sacrificato illustre, a detta di chiunque, rispondeva al nome di Milan Skriniar. Lo slovacco, infatti, ormai da quasi due mesi è al centro di una trattativa che potrebbe portarlo al Psg. Tuttavia, il difensore di Caivano quel giorno parlò da senatore dello spogliatoio (frequenta Appiano Gentile ormai dal gennaio 2014) rispondendo a precisa domanda sulla possibile cessione del compagno di squadra: “Se posso esprimere un opinione personale, spero che non vada via e che lo zoccolo duro della squadra rimanga questo perché, oltre che grandi calciatori, ci sono anche grandi uomini“.
Fu il primo, grande segnale di rottura rispetto all’anno passato, oltre che il primo messaggio lanciato dritto verso la proprietà. Se un anno fa nessuno dei calciatori commentava le voci di mercato né tanto meno esprimeva la propria opinione personale, quest’anno ecco che una voce importante dello spogliatoio – un po’ a sorpresa – ribadisce con forza la speranza che Skriniar resti a Milano. Non resterà un caso isolato, visto che il 21 luglio – pochissimi giorni fa – sarà il capitano Samir Handanovic a (ri)mettere le cose in chiaro, dopo la trattativa sfumata per Bremer. Lo sloveno parla raramente, ma anche lui sente il bisogno di spezzare una lancia in favore del numero 37. E lo fa in maniera ancora più esplicita, con un altro messaggio forte: “Per me è fondamentale che Skriniar rimanga con noi, non possiamo perdere altri pezzi“. Badate bene al fatto che a parlare così sia stato il capitano, colui che è nello spogliatoio da dieci anni esatti e che vanta un grande rispetto dalle parti di Appiano Gentile. “Altri pezzi“, non “pezzi“. Handanovic ha ben presente che la proprietà ha già imposto di cedere Hakimi l’anno scorso e non è stato rinnovato il contratto a Perisic pochi mesi fa: può bastare così.
È di oggi, invece, la dichiarazione di un giocatore molto più giovane, ma che è più di un compagno di Skriniar: è il suo migliore amico. Si tratta di Alessandro Bastoni, pilastro dell’Inter ormai in procinto di cominciare la sua quarta stagione da titolarissimo nella difesa a tre: “È il mio migliore amico nel gruppo. Sarebbe davvero un peccato se ci lasciasse proprio ora, spero che resti. Penso che faremo ancora tante grandi cose insieme“.
Insomma, c’è un coro armonico dalle parti di Appiano: tutti vogliono che Skriniar resti. E non può essere un caso che i suoi compagni di squadra parlino così. È evidente che nello spogliatoio ci sia la forte sensazione che lo slovacco voglia restare a Milano (dove è colonna della difesa ormai dal 2017) e che, qualora dovesse partire, si tratterebbe di un sacrificio imposto solo ed esclusivamente dal gruppo Suning. Si tratta dell’ulteriore testimonianza dello spessore umano oltre che professionale di Skriniar, un giocatore del quale chiunque parla con stima e affetto. E poi, ovvio, c’è un discorso tecnico: il numero 37 dell’Inter è fra i migliori difensori al mondo. Perderlo sarebbe un ulteriore segnale di ridimensionamento lanciato da Zhang.