MERCATO – Dumfries, il Chelsea torna alla carica ma l’Inter vuole 40 milioni di euro

Denzel Dumfries è ancora nel mirino del Chesela. Secondo la Gazzetta dello Sport l’esterno olandese potrebbe andare a rinforzare la fascia destra di Tuchel.

Chelsea su Dumfries

“Una richiesta di informazioni, sulla situazione del giocatore, che evidentemente continua a piacere. La risposta dell’Inter è stata perentoria: non si tratta per meno di 40 milioni di euro. È una valutazione alta, ma la società nerazzurra non ha intenzione di muoversi, non ha dato margini di manovra. La cifra è stata considerata eccessiva dal club londinese. Ma il fascicolo non va considerato chiuso”.

Il futuro dell’Inter

Steven Zhang non ha alcuna intenzione di cedere l’Inter. Lo ha assicurato la Gazzetta dello Sport: “Anzi, i ragionamenti sono proiettati sul medio-lungo termine, non sul breve. E i trofei vinti sul campo nelle ultime due stagioni non fanno che rafforzare questa volontà del presidente”. Il mercato proseguirà sulla stessa strada intrapresa dall’anno scorso: “Di sicuro, non è la via più breve per arrivare al successo. Ma è l’unica strada che oggi l’Inter può permettersi. Suning nel club, dal 2016 in poi, ha versato 522 milioni di euro. Certo, un anno fa si è servito di un prestito del fondo Oaktree da 275 milioni, di cui però solo un centinaio circa sono finiti nelle casse della società nerazzurra. È un prestito con scadenza 2024, con tassi elevati (al 10%) che non a caso la proprietà sta cercando di rivedere al ribasso. E che prevede pure un pegno sulle azioni del club, come noto. Ma è anche una cifra che la proprietà prevede di rifondere alla scadenza dei termini, o comunque immagina di poter rinegoziare”.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

Sandro Sabatini su calciomercato.com stronca Milan – Juve, terminata 0-0.“Fischi a San Siro. È finita così, con la colonna sonora più meritata al cospetto di uno “spettacolo” di rara bruttezza. Due squadre chiuse nel guscio della tattica esasperata, che tradotta nel linguaggio dei tifosi va chiamata per ciò che è davvero: paura di perdere. (…) […]