Romelu Lukaku, come mai nelle ultime tre stagioni, sta tarando il suo fisico per partire a mille all’ora. Lo riporta la Gazzetta dello Sport in un lungo articolo sulla sua preparazione. “Siamo quasi alla prova vestito prima del matrimonio, non manca poi molto. Il sarto, Simone Inzaghi, sta costruendo intorno a lui un vestito inedito. Ma Lukaku, lo sposo, sta facendo di tutto per indossarlo al meglio quell’abito. Per farsi trovare tirato a lucido. E non si parla di chili sulla bilancia, qui, per quanto l’aspetto nutrizionale nella sua carriera abbia sempre contato tanto. Qui ci sono una voglia e una necessità che coincidono: arrivare già vicino al top della forma il 13 agosto, il giorno dell’esordio in campionato a Lecce, per partire senza il freno a mano tirato. E per scrivere il primo nuovo capitolo con la penna dei tempi migliori“.
La preparazione di Lukaku
“Il piano è chiaro, lo sviluppo sta andando in scena in questi giorni di lavoro (pesante) ad Appiano. Lo staff tecnico di Inzaghi come al solito ragiona su due livelli. La maggior parte del lavoro è identica per tutti i calciatori. Poi c’è una sezione supplementare, volta soprattutto alla prevenzione, che è gestita individualmente. Perisic, per citare un calciatore che non è più nerazzurro, faceva di questa parte di lavoro quasi una religione. Dzeko è più o meno sullo stesso piano. Attenzione, è un passaggio chiave. È proprio qui che Lukaku sta cercando di fare la differenza, con sedute pre e post allenamento volte a minimizzare al massimo il rischio di infortuni. Esempio pratico. Negli ultimi tempi, tra Chelsea e Belgio, l’attaccante aveva accusato qualche problema alla caviglia”.
“Ecco, l’Inter sta lavorando sia per evitare che quei guai si ripropongano, sia per aggirare la possibilità di contrattempi muscolari che una postura scorretta renderebbe concreta. L’obiettivo è chiaro ed è studiato appositamente per una stagione inedita come questa: partire forte è importante, ma altrettanto lo sarà non fermarsi mai, avere un’andatura elevata e costante fino a metà novembre, quando si fermerà il campionato per il Mondiale. Incappare in un infortunio, in una stagione simile, vorrebbe dire automaticamente saltare tante partite. E sarebbe un guaio: per l’Inter certo, ma soprattutto per il giocatore, che proprio per il suo fisico (101 kg è il suo peso forma) ha bisogno di giocare il più possibile, senza fermarsi mai.
La nuova Inter
“C’è un fatto inedito, almeno per quanto riguarda le ultime quattro stagioni. Per la prima volta Lukaku ha la possibilità di svolgere una preparazione completa prima del via del campionato. Nel 2019, l’anno dell’approdo all’Inter, non era avvenuto. Nel 2020, l’avvio del campionato fu anomalo per via del Covid. Un anno fa, neppure a dirlo, con l’addio all’Inter e l’approdo al Chelsea. Stavolta Rom è addirittura partito in anticipo. L’Inter lo ha seguito in Sardegna con un preparatore dedicato. Ad Appiano, in questi giorni, sta lavorando su elasticità, velocità ed esplosività, alternando a seconda dei giorni esercizi aerobici ad altri finalizzati alla cura della forza”.
“In questo senso Lukaku è aiutato dal tipo di campionato che ha davanti. L’Inter di Inzaghi – ma verosimilmente così ragionano tutti le squadre, almeno le grandi – ha l’ambizione di partire forte, senza pensare troppo a una condizione che deve essere duratura. Tanto, poi, ci sarà tempo durante il Mondiale di ritarare una nuova preparazione che porti fino a fine stagione. Ecco perché si sta lavorando più sulla velocità che sul fondo, in casa Inter. E questa cosa non può non agevolare Romelu, che – al netto dei gol che non sempre misurano le prestazioni – non è mai partito a razzo nelle ultime stagioni vissute tra Milano e Londra”.
“Ecco perché c’è da aspettarsi nelle prossime due amichevoli con Lione e Villarreal (ma magari anche nel test di Appiano di oggi con la Pro Sesto) un passo in avanti sul piano della condizione generale da parte del belga, fin qui apparso naturalmente un po’ arrugginito. Ad Appiano Lukaku non ha più trovato Antonio Pintus, il preparatore con il quale instaurò un grande feeling ai tempi di Antonio Conte. Ma di sicuro ha riabbracciato Matteo Pincella, il nutrizionista del club per lui ha pensato un’alimentazione su misura, fatta di pollo, patate dolci e shirataki, una specie di “pasta” con farina di konjac”.
“Lukaku è una macchina da Formula 1, fonda il suo calcio su velocità ed esplosività. L’aspetto fisico, ancor più per lui che per gli altri, è decisivo. Una volta Antonio Conte lo paragonò a un giocatore di football americano. Il parallelo rende l’idea. Ecco perché il belga sta lavorando più dei compagni. E le risposte dei test fisici di questi giorni stanno esaltando lo staff di Inzaghi: il 13 agosto – è la convinzione del gruppo di lavoro del tecnico – Romelu sarà al top”.
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