Il grande colpo estivo dell’Inter è sicuramente rappresentato dal ritorno di Romelu Lukaku, uomo dello Scudetto 2021 tornato dopo una infelice stagione al Chelsea. Un anno fa, di questi tempi, Simone Inzaghi disegnava un’Inter senza il belga, ritrovandosi costretto a cambiare filosofia di gioco vista l’assenza dei due principali velocisti della squadra di Conte: Hakimi e Big Rom. Adesso, con il ritorno dell’ex numero 9 (oggi 90), il tecnico può trovare soluzioni alternative allo stile di gioco visto lo scorso anno. Ma cosa cambia per l’Inter avere di nuovo Lukaku?
Nonostante la Beneamata abbia chiuso lo scorso campionato con il miglior attacco (84 reti), “avere Lukaku significa non rischiare pause in zona gol, ripristinare la coppia del biennio contiano da 104 reti, disegnare gerarchie precise – scrive il Corriere della Sera -. Il punto è che l’anno scorso Inzaghi, con Lautaro riferimento principale in avanti e Dzeko nella sua orbita, aveva disegnato un’Inter più manovriera, con Perisic fonte di gioco sempre capace di far sgorgare nuove idee sulla sinistra, con il contributo di Calhanoglu principale uomo assist. Adesso non è tutto da rifare – ci mancherebbe – anche perché Lautaro e Lukaku sono una coppia consolidata e l’argentino tornato al ruolo di spalla nobile (e mobile) sa quel che deve fare. Ma l’assenza di Perisic, il ritardo di Gosens e le caratteristiche di Lukaku, che si esalta non sui cross ma in profondità, costringe Inzaghi a lavorare su un canovaccio diverso, che potrebbe prevedere una difesa più bassa, uno sviluppo più rapido e verticale“.