Il tema di Inter – Spezia (oltre ai 3 punti in palio) era anche capire come la Curva Nord avrebbe accolto Romelu Lukaku, ritornato a San Siro 454 giorni dopo l’ultima volta. Durante il riscaldamento e alla lettura della formazione da parte dello speaker dello stadio, la Curva ha osannato tutti i propri beniamini intonando i nomi anche dei nuovi arrivati Onana, Bellanova e Asllani. Per Big Rom, invece, silenzio radio, saltato appositamente, come già confermato e ribadito al momento del suo ritorno a Milano: “La Curva Nord sostiene l’Inter e non farà alcuna contestazione al giocatore. È stato sostenuto (e trattato) come un Re, ora è uno come tanti. tutto ciò che in futuro verrà eventualmente fatto nei suoi confronti dovrà guadagnarselo sul campo con umiltà e sudore…”.
Minuti dopo minuti però a Lukaku sono arrivati anche gli applausi di tutto il resto dello stadio. C’è però di più perché analizzando la gara è evidente come il centravanti belga sia già al centro della costruzione offensiva nerazzurra. Nonostante qualche inciampo iniziale (più che altro negli stop in corsa), sono 20 i palloni toccati, con 1 assist e due occasioni create per i compagni. Oltre il 90% dei passaggi completati e 6 duelli portati a termine. È però la profondità che dà il bomber belga, alternando sponde al limite e scatti in avanti a garantire a Inzaghi quello che Dzeko l’anno scorso non poteva offrire. L’impressione è che Lukaku si è già ripreso l’Inter, continuando così si riprenderà anche la Curva Nord.