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L’Inter e l’obiettivo 100 gol in campionato: da quanto tempo non ci riesce?

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Dopo gli 84 gol segnati nello scorso campionato che hanno consacrato l’Inter come miglior attacco del torneo, a Simone Inzaghi è stato chiesto se – con il ritorno di Romelu Lukaku – la sua squadra non possa puntare anche le 100 reti in campionato. Il tecnico piacentino non ha chiuso le porte, affermando che è un obiettivo che il gruppo può realisticamente porsi. Ma da quanto tempo l’Inter non tocca quella quota? Bisogna risalire alla stagione 1950-51, ben 71 anni fa, quando i nerazzurri guidati da Aldo Olivieri chiusero a 107 gol, pur non riuscendo a vincere il tricolore che andò al Milan. Avere il miglior attacco, in effetti, non è affatto garanzia di titolo, visto che la squadra che segna di più ha alzato il trofeo 40 volte su 90, quindi meno del 50%. In Italia, storicamente, a fare la differenza è la difesa, come ha dimostrato anche lo scorso anno il Milan chiudendo con la retroguardia meno battuta e diventando imperforabile nel girone di ritorno, allo stesso modo dell’Inter di Conte.

L’ultima volta che l’Inter ha vinto il campionato con il miglior attacco risale al 2006-07, secondo Scudetto consecutivo con Roberto Mancini alla guida. Secondo la Gazzetta dello Sport, “Inzaghi, da buon vecchio attaccante, ha imboccato quella stessa, ambiziosa strada. Perché il mercato gli ha regalato una squadra con mille e una soluzioni offensive”. Per farlo, però, non basterà soltanto la poderosa Lu-La, ma occorrerà il contributo di tutti, a partire dalla “coppia di riserva bosniaco-argentina. Simone si tiene stretto il suo gioco corale, arioso e a tratti pure spettacolare, con qualche adattamento dovuto alla presenza là davanti di Lukaku, una calamita per molti palloni. Del resto, il tecnico sa di poter colpire con molte altre armi, dagli inserimenti delle sue mezzali creative (con lo Spezia ha segnato la via la rete del 2-0 di Calhanoglu) allo strapotere fisico in campo e, soprattutto, sulle palle inattive”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

 

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Published by
Simone De Stefanis