Yeman Crippa, oro nei 10.000 e bronzo nei 5.000 a Monaco. Sedici dei circa 1.400 atleti alla 25a edizione degli Europei, staffette comprese, sono saliti più di una volta sul podio. Ma individualmente, meglio di lui, hanno fatto solo il norvegese Ingebrigtsen, l’olandese Bol, la greca Ntrismpioti con 2 ori, il britannico Hughes e la turca Can (un oro e un argento). Alla Gazzetta dello Sport racconta la sua passione per l’Inter.
“Papà seguiva il calcio, mi ha obbligato a essere interista e stravedevo per Stankovic ed Eto’o. Del primo, quando ho preso a vincere, imitavo il gesto della mitragliata. Poi ho capito che non era il caso. Alla domenica andavamo a vedere la partita al bar e quando l’Inter perdeva piangevo. Ora sono contento quando vince, ma la passione è un po’ sfumata”.
Era un bravo calciatore?
“Giocavo centrocampista, mi hanno messo terzino. Correvo ovunque a recuperare palloni. Gli altri erano fermi, soprattutto negli ultimi 20’. Ma a volte perdevamo 11-0 e ci restavo male”.
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