“Il monte ingaggi non deve aumentare di un euro”. Marotta e Ausilio stupiti dal diktat di Zhang

Il caso Acerbi continua a tenere banco in casa nerazzurra, dopo lo stop imposto dal presidente Steven Zhang ad un’operazione che, di fatto, i dirigenti nerazzurri avevano già imbastito sia con il procuratore Federico Pastorello che con la Lazio. “Non è stato semplice, per i dirigenti, nascondere lo stupore. Non era mai capitato infatti, nell’era Zhang, che il presidente dicesse no a un’operazione in prestito gratuito, dunque senza alcun impegno dal punto di vista finanziario per l’Inter, se non il pagamento dell’ingaggio da 2,2 milioni di euro netti – scrive La Gazzetta dello Sport -. Acerbi è stato messo al corrente della situazione: lui per la verità resta ancora fiducioso, nella speranza che qualcosa – da oggi fino alla chiusura di giovedì – possa finalmente sbloccarsi”.

Il problema non sono neppure le mancate cessioni di Lucien Agoumé e Eddie Salcedo, ragazzi che non rientrano nel progetto di Simone Inzaghi. “I due giovani, infatti, libererebbero circa 700mila euro di ingaggio: il diktat di Zhang è che il monte stipendi ora non debba aumentare più neppure di un euro“. E allora occorre che Inzaghi si rassegni ad affrontare la stagione senza neppure un difensore centrale di riserva.

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