Difesa horror, un’estate col cartellino “vendesi” in testa non ha aiutato. E quelle dichiarazioni di Marotta…

Sono ben otto i gol subiti dall’Inter in cinque partite di campionato, ben sei spalmati fra Lazio e Milan. Il trio Skriniar-De Vrij-Bastoni, perno dello Scudetto di due anni fa e protagonista di un grande girone d’andata lo scorso anno, è adesso irriconoscibile. Simone Inzaghi lo ha fatto notare dopo il derby: “Siamo la stessa squadra che è rimasta con la porta inviolata otto partite consecutive l’anno scorso, adesso prendiamo gol troppo facilmente“.

Se l’olandese aveva dato segnali preoccupanti già nella passata stagione, sorprendono le brutte prestazioni dello slovacco e dell’azzurro. La condizione fisica è certamente deficitaria, vista la possente struttura dei tre giocatori in questione. Ma basta quella per spiegarsi un reparto horror? Il tecnico ha ripetuto spesso e volentieri che le responsabilità non vanno addebitate soltanto ai difensori, bensì all’intera fase difensiva. E allora ci chiediamo perché non vengano protetti adeguatamente, soprattutto se le gambe non si muovono ancora come dovrebbero. Nel derby di ieri, la copertura è durata 20 minuti. Poi il gol di Leao ha stappato la partita e la difesa è stata lasciata allo sbaraglio.

Il mercato e quelle dichiarazioni di Marotta…

Di certo, un’estate trascorsa in bilico fra Appiano e altri lidi non ha sorto effetti propriamente benefici. Milan Skriniar sembrava destinato certamente al Psg e la trattativa è stata condotta alla luce del sole, rallentando soltanto nel momento in cui la Juventus ha acquistato inopinatamente Bremer. Il clima creato dalla proprietà, il cui obiettivo principale è fare cassa mentre gli avversari si preoccupano di costruire o proseguire un progetto sportivo con investimenti, è sicuramente nocivo per l’Inter. Ma ci sono state dichiarazioni ingenue, forse figlie della certezza che tutto sarebbe andato come previsto, che in Viale della Liberazione avrebbero potuto ampiamente evitare.

Il 20 giugno scorso, i nerazzurri sembrano avere in pugno Bremer e la cessione di Skriniar al Psg è eventualità più che concreta. Marotta parla così in radio: “Secondo me questo è un mercato dove è più difficile sostituire un attaccante che un difensore. Quello sarà il settore dove saremo costretti ad agire. […] Bremer è un giocatore che farebbe comodo a tantissime squadre di vertice, è un giocatore sul quale sono poste tutte le nostre attenzioni”.

Peccato che alla fine l’Inter in difesa di fatto non agirà, sostituendo semplicemente – peraltro all’ultimo giorno di mercato – Ranocchia con Acerbi. Dichiarazioni sorprendentemente naif, se pensiamo a quanto l’ad dell’Inter sia dirigente navigato, e che sicuramente non avranno fatto piacere ai difensori – ritenuti “più sostituibili” degli altri – e in particolar modo a Milan Skriniar. Non stiamo dicendo che l’Inter abbia perso due partite su cinque (peraltro in maniera umiliante) soltanto per colpa del mercato o di Marotta, ma sono dettagli che di certo non contribuiscono alla serenità e al coinvolgimento dei giocatori nel progetto. Di certo, quella tracciata da Suning non è la strada per vincere.

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