Il Corriere dello Sport ha fatto il punto su Dzeko: “Che Edin avesse voglia di vivere una stagione importante lo ha fatto capire nel precampionato, quando si è presentato in anticipo in ritiro, rinunciando a qualche giorno di ferie. In quel momento, nonostante Lukaku fosse già tornato a indossare la maglia nerazzurra, c’era ancora la possibilità che Dybala si trasferisse alla Pinetina, ma perché l’operazione si concretizzasse, era necessaria la partenza, anche a parametro zero, del bosniaco ex Roma”.
“Con il “taglio” delle vacanze il centravanti ha fatto capire che non aveva nessuna intenzione di preparare le valigie con un anno d’anticipo sulla scadenza del contratto e la società ha sottolineato la sua volontà di tenerlo confermandogli la maglia numero 9, che Big Rom si sarebbe ripreso volentieri. Dopo anni in cui è sempre stato titolare inamovibile, Dzeko ha accettato il ruolo di riserva e si sta adattando alla nuova realtà”.
Beppe Bergomi ha parlato alla Gazzetta dello Sport dopo il 2-0 dell’Inter a Plzen. “Inzaghi forse avrà pensato a Udine, però mi lasci sottolineare che Acerbi è stato il migliore in campo, con Brozovic e Dzeko. Piuttosto non mi ha convinto ancora uno dei titolarissimi: l’Inter deve ritrovare e rimotivare Barella. Anche se ha segnato alla Cremonese e fatto l’assist per Brozo col Torino, ho troppa stima per Nicolò per accontentarmi. Difficile giudicare da fuori, ma mi dà la sensazione che gli manchi la scintilla. E l’Inter tutta ha bisogno di riaccendersi. Lukaku? Recupero pesante in vista del Barcellona, ma il belga sarebbe servito di più contro i tedeschi, che attaccavano in tanti lasciando l’uno contro uno dietro. Alternare i portieri? Ci può stare, perché i due si stimolano a vicenda e non puoi scaricare Samir, troppo impostante nello spogliatoio. Mkhitaryan? Gran giocatore, forse ancora frenato dopo l’infortunio. Perisic manca eccome. L’Inter ha bisogno del vero Gosens, ma non è ancora pronto”.