La Gazzetta dello Sport ha intervistato Walter Sabatini: “Dybala? Sarei rimasto sorpreso se avesse fatto male. E’ un campione e un cecchino implacabile. La Roma ha compiuto una operazione meravigliosa nel prenderlo. E ha fatto bene a non preoccuparsi troppo degli infortuni. È solo una questione di cicli: anche quelli negativi passano”.
“Che cosa pensai la prima volta che vide Dybala? Che fosse un talento incommensurabile. Acquietava il cuore con l’armonia del gioco. Essendo stato al Palermo, ero molto legato a Zamparini, che aveva preso l’attaccante nella seconda serie B argentina. Gli osservatori dicevano un gran bene di quel ragazzo argentino e poi, quando esplose in rosanero, il presidente mi diceva: “Ma come? Uno come te non prende un giocatore come Paulo?”. Solo che chiedeva già cifre alte e in quel momento alla Roma non potevamo permettercele”.
“Se è possibile che anche il club nerazzurro si sia pentito di non aver fatto l’ultimo passo per prenderlo? Guardi, non mi piace entrare nelle vicende dei club. Dico solo che per uno come Dybala si pentono tutti quelli che non ce l’hanno, ma comunque andare alla Roma non è mai una seconda scelta, perché la società sta facendo un gran percorso di crescita. E Paulo è pronto a fare altri 100 gol in Serie A con la Roma”.