Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa della sua nuova Nazionale: “Per due partite era inutile chiamare un gruppo troppo numeroso. Spinazzola mi ha chiamato per dirmi che non stava troppo bene, ma viste le tante gare che si giocano ho preferito lasciare a casa tanti giocatori bravi che non avrebbero giocato. Attacco? L’unico che gioca titolare da tempo è Immobile, per il resto è anomalo che in Serie A ci siano così tanti attaccanti stranieri. Le grandi squadre ragionano così da un po’ di tempo, ma spero non sia un processo irreversibile e che presto possano uscire 2-3 attaccanti per il futuro dell’Italia. Non è un problema piccolo”.
Le parole di Mancini
“Servirà avere la stessa personalità che è la cosa più importante, poi si può giocare in più modi. Abbiamo giocatori polivalenti, ma la priorità dev’essere giocare bene”. Il passaggio al 3-5-2 però sembra lontano: “Non è una ipotesi che scarto, ma ci dev’essere una motivazione alla base. Noi abbiamo bisogno di palleggio perché fisicamente non siamo fortissimi e la mia paura è che col 3-5-2 la squadra si allunghi troppo. Abbiamo due giocatori bianconeri, Bonucci è esperto e non avrà problemi mentre Gatti è felice di essere nel gruppo. Il Napoli ha qualche italiano in più degli altri, Raspadori è un giocatore per me importante e giocare la Champions lo farà crescere, in più Politano ha sempre fatto parte del progetto. MLS? Nessuno si senta escluso, Insigne lo avrei convocato senza quel problema familiare grave”, ha concluso il ct.
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