L’idea potrebbe arrivare da film, romanzi o semplicemente un ogni di mezza estate ma tutti dobbiamo confessarlo. Chi non ha mai pensato di vivere, in maniera comoda, con i proventi di attività come le scommesse sportive e il gioco online?
Oggi scommettere sugli eventi sportivi di mezzo è ancora più facile rispetto a qualche ano fa. È possibile scommettere sui maggiori campionati di calcio come sugli sport più esotici semplicemente con un pc e una linea internet. È il mondo dei siti di scommesse non AAMSche propongono quote letteralmente per tutto. Alcuni anche per le elezioni presidenziali americane. Tuttavia, noi siamo italiani e quando pensiamo alle scommesse sportive vi sovviene in mente sempre il calcio. È davvero possibile crearsi un introito stabile nel tempo e abbastanza sostanzioso tanto da poterci vivere senza rinunce? C’è sempre il famoso “amico dell’amico” che ci riesce, una sorta di creatura mitologica di cui e bene dubitarne l’esistenza.
In realtà vivere di scommesse è possibile ma molto difficile. Quei pochi che ci riescono adottano rigidi sistemi di calcolo e gestione del denaro. Lo fanno diventare un lavoro, anche impegnativo in quanto si rischia in prima persona. Esistono quindi dei sistemi per farlo ma aspetta a esaltarti e leggi quello che devi sapere in merito.
Le scommesse sportive con arbitraggio
Uno dei metodi che funziona è quello delle scommesse con arbitraggio. In questo caso il termine arbitraggio non è riferito al direttore di gara di un incontro di calcio. Con questo termine si intende un’operazione che porta un guadagno sicuro indipendentemente dall’esito della stessa.
L’arbitraggio nelle scommesse sportive consiste nel piazzare due scommesse dal risultato opposto su diversi bookmaker online. Sfruttando la differenza delle quote tra i risultati proposti è possibile realizzare per ogni operazione un profitto. I metodo funziona su ogni tipo di sport, è basato sulla matematica. Questo esula lo scommettitore dal dover conoscere approfonditamente lo sport in questione. Composizione delle squadre, risultai precedenti, condizioni dei singoli giocatori del team. Cose che non servono con le scommesse in arbitraggio.
Di contro il profitto che si ricava per ogni operazione è modesto, ma sicuro, e questo vuol dire avere in ballo una grossa liquidità. Tuttavia, la problematica di questo sistema è diversa.
La vera insidia sono i bookmaker che hanno metodi efficaci per scovare questo tipo di scommettitori. Questo vuol dire esse sempre esposti a un pericolo di congelamento dei fondi e magari dele vincite accumulate. Possono farlo? Sì, purtroppo possono farlo in quanto i termini e le condizioni che si sottoscrivono nel momento dell’apertura del conto forniscono questa possibilità al bookmaker.
Oggi l’arbitraggio sportivo, se affrontato con degli accorgimenti, rimane un buon metodo per avere un guadagno extra. Purtroppo, è da folli pensare di poterci costruire uno stipendio stabile e duraturo nel tempo.
Le value bet
Chi ha fatto delle scommesse una ragione di vita e una buona fonte di sostentamento usa sistemi di versi per predire i risultati. Tra questi la cosiddetta “distribuzione di Poisson” un sistema elaborato nel XIX secolo dall’omonimo matematico francese. Si tratto di trovare le scommesse che hanno maggiori probabilità di vittoria (le value bet) per lo scommettitore al posto del bookmaker.
La distribuzione di Poisson è un sistema di scommesse che si può utilizzare per pronosticare il punteggio di un evento sportivo. È per lo più popolare tra gli scommettitori esperti che hanno un’eccellente comprensione di sport specifici. La strategia di scommessa utilizza le statistiche passate e altri dati per determinare il numero di gol che potrebbero essere segnati in una partita.
Il vantaggio principale della distribuzione di Poisson è l’utilizzo di informazioni per calcolare il punteggio più probabile di un evento. Il sistema di scommesse consente inoltre di convertire le probabilità stimate in quote di scommessa. Una volta compreso il sistema di distribuzione di Poisson, non avrai problemi a utilizzare gli obiettivi di media per determinare i possibili punteggi futuri.
Ad esempio, volendo scommettere sul mercato 1X2 dell’incontro tra Milan e Roma e si vuole scoprire il vantaggio per lo scommettitore bisogna prima raccogliere delle statistiche passate. Dopodiché, si usano i risultati per calcolare le probabilità di vittoria, pareggio o perdita. Non è un metodo semplice, richiede uno studio approfondito e quindi tempo e comunque non tiene conto di altre variabili.
Il capitale di partenza necessario per vivere di scommesse
Oltre a tutti questi discorsi c’è da considerare che crearsi un reddito delle scommesse non vuol dire partire con pochi soldi. Per fare soldi servono soldi, questo è un assunto valido per ogni tipo di attività. Nono sfuggono neanche coloro che vivono di scommesse sportive.
Mediamente un gamblers professionista ha un capitale di partenza che gli permette di sopportare una certo numero di scommesse perdenti. Sì, perché essere uno scommettitore esperto non vuol dire indovinarle tutte. Quelli più bravi hanno, in media, una percentuale di risultati utili pari che arriva al 52% o 53% del totale dei pronostici piazzati.
Questo vuol dire che il guadagno che fanno quando vincono deve anche fargli recuperare le perdite. Facendo i conti il vantaggio che uno scommettitore esperto, assiduo e organizzato, può avere sul bookmaker arriva fino a un massimo del 3%. Questo detto in maniera più pratica vuol dire che serve una capitale davvero elevato da tenere impegnato.
Pensaci bene prima di farlo diventare un lavoro
Insomma, vivere di scommesse sportive è possibile ma difficile e impegnativo. Diventa un lavoro a tutti gli effetti a cui si aggiunge anche l’incertezza data dai rischi. Tra questi improvvise chiusure degli account da parte dei bookmaker (che non amano i professionisti delle scommesse) o il rischio di sbagliare a piazzare le scommesse. Il tutto a fronte di ore di studio, calcoli… Quindi pensaci bene: ne vale davvero al pena?
Lascia un commento