Buone notizie in vista della ripresa dopo la sosta per le nazionali per Romelu Lukaku e Hakan Calhanoglu. A darle è la Gazzetta dello Sport.
Le condizioni di Lukaku e Calhanoglu
“Il turco si è fatto male dopo rispetto a Big Rom e la sua distrazione al flessore sinistro ha coinvolto un muscolo diverso, ma da subito lo staff medico ha colto la possibilità di accorciare i tempi per rimetterlo in sesto. Ieri Calha ha così finalmente fatto un lavoro sul campo personalizzato, proprio come Lukaku. Dipenderà dalle prossime sedute e da quando rientrerà in gruppo ma, anche se la corsa contro il tempo dovesse fermarsi prima di Mou, è probabile che Hakan torni in Champions”.
Le parole di Bergomi
Beppe Bergomi è stato intervistato da Radio Nerazzurra: “In 20 anni di carriera ci sono stati dei momenti dove ci poteva essere delle frizioni con gli allenatori, non dico di avere lo spogliatoio contro ma a volte possono crearsi delle situazioni. Se il gruppo è sano le mele marce scivolano e si va avanti, comunque non ho mai avuto la sensazione di un gruppo contro l’allenatore. Sicuramente i cambi al 30’ possono creare dei problemi, ma ci sono i modi per recuperare un rapporto, Inzaghi è bravo”.
“Quando hai un allenatore forte alla fine vinci, penso agli allenatori che l’Inter ha avuto nell’ultimo periodo. Nella mia Inter il leader era Matthaus, ma anche Simeone. In questa squadra non siamo mai riusciti a reagire nel modo giusto, lì ci vogliono dei giocatori di personalità e carisma. Da dentro non li conosco, ma sicuramente da fuori posso dire che qualcosa manca. La cattiveria agonistica ci vuole, in questo momento però noi siamo sempre in ritardo. Io non ce l’ho con Barella, ma quando un difensore ti sfila dietro non è un bel segnale. Noi abbiamo ottimi giocatori, ma devono avere poco campo alle spalle, serve la voglia di rientrare a 200 all’ora. 12 calci d’angolo con l’Udinese, prima o poi il gol lo prendi. C’è qualcosa dentro che non va”.
Lascia un commento