Paolo Bonolis ha parlato a L’Interista dei temi caldi in casa nerazzurra: “Non credo che l’Inter faccia male a puntare su Simone. Innanzitutto perché la società non credo possa permettersi di esonerarlo, continuando a pagarlo per prenderne poi un altro. Le difficoltà economiche sono alla base di tutti i problemi attuali. Ci hanno costretto, nonostante la vittoria di uno Scudetto, di una Coppa Italia, di una Supercoppa Italiana e due secondi posti, ad essere comunque una squadra che deve sempre vendere i pezzi pregiati. Un problema che scatena tutti gli altri problemi. L’allenatore ha due difficoltà secondo me evidenti, indipendentemente dalla fluidità del gioco”.
“Simone deve industriarsi per inventare soluzioni che spariglino di più le carte nel corso di una partita. Chi viene fatto alzare dalla panchina è sovrapponibile a chi esce: esce Calhanoglu ed entra Mkhitarian. Non è che cambi qualcosa, a parte che chi entra è più fresco. Poi magari uno corre un po’ di più, l’altro crossa un pochino meglio, ma insomma…”.
“Tutti possono voler vendere qualcosa, ma se non trovano chi se la compra… Non è che può andarsene e basta. Se troverà qualcuno in grado di comprare, bene: vorrà dire che ci sarà qualcuno magari con meno liquidità della famiglia Zhang, ma con la possibilità di poter spendere. Perché non parliamo di una famiglia che vive d’elemosina. Gli Zhang sono floridi in Cina, ma non possono spendere denaro perché il Governo cinese non prevede dissenso nelle scelte che vengono fatte. Ora ci sono anche un bel po’ di soldi da restituire al fondo Oaktree. Le difficoltà ci sono e non so chi si voglia far carico di una società come l’Inter. Se troverà degli acquirenti venderà, ma è inutile dire ‘Zhang vattene’. Se sappiamo che vuole vendere, i tifosi possono stare tranquilli, perché quando troverà un acquirente andrà via, anche se io personalmente non so se voglia vendere o meno”.