Il futuro di Stefan de Vrij sembra sempre più lontano dall’Inter. La trattativa per il rinnovo del contratto in scadenza nel 2023 non decolla e secondo L’Interista il difensore olandese sarebbe finito nel mirino di due club di Premier League che avrebbero già contattato il suo entourage: il primo è il Tottenham di Antonio Conte, che lo conosce bene dai tempi in nerazzurro, il secondo è il Newcastle, club con una straordinaria potenza economica.
De Vrij, addio all’Inter a parametro zero la prossima estate
La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su Stefan De Vrij, destinato ormia a lasciare l’Inter la prossima estate da parametro zero.
De Vrij, la situazione
“Marotta e Ausilio questo epilogo l’avevano messo già nel conto, magari pensavano che De Vrij sarebbe andato via già nell’ultimo mercato. Invece le voci dell’interesse del Newcastle non hanno avuto mai un seguito concreto. Possibile che nei prossimi mesi ci sia un ritorno di fiamma del club di proprietà saudita, ma più in generale le indiscrezioni parlano sempre di un trasloco in Premier League”.
Le parole di Bergomi
Beppe Bergomi è stato intervistato da Radio Nerazzurra: “In 20 anni di carriera ci sono stati dei momenti dove ci poteva essere delle frizioni con gli allenatori, non dico di avere lo spogliatoio contro ma a volte possono crearsi delle situazioni. Se il gruppo è sano le mele marce scivolano e si va avanti, comunque non ho mai avuto la sensazione di un gruppo contro l’allenatore. Sicuramente i cambi al 30’ possono creare dei problemi, ma ci sono i modi per recuperare un rapporto, Inzaghi è bravo”.
“Quando hai un allenatore forte alla fine vinci, penso agli allenatori che l’Inter ha avuto nell’ultimo periodo. Nella mia Inter il leader era Matthaus, ma anche Simeone. In questa squadra non siamo mai riusciti a reagire nel modo giusto, lì ci vogliono dei giocatori di personalità e carisma. Da dentro non li conosco, ma sicuramente da fuori posso dire che qualcosa manca. La cattiveria agonistica ci vuole, in questo momento però noi siamo sempre in ritardo. Io non ce l’ho con Barella, ma quando un difensore ti sfila dietro non è un bel segnale. Noi abbiamo ottimi giocatori, ma devono avere poco campo alle spalle, serve la voglia di rientrare a 200 all’ora. 12 calci d’angolo con l’Udinese, prima o poi il gol lo prendi. C’è qualcosa dentro che non va”.
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