Nicola Berti ha parlato a La Gazzetta dello Sport: “La Fiorentina sembrava aver cominciato bene, poi si è un po’ smarrita. Non saprei bene indicarne il motivo. Forse è una questione di preparazione fatta in modo troppo veloce per gli impegni nei preliminari di Conference. L’Inter invece sta bene, il Barcellona è stata la svolta. Si è sbloccata a livello mentale di gruppo, nello spogliatoio”.
“Crisi superata dunque? Credo di sì, ma attenzione… Ora la aspettano tre esami, se supera quelli io dico che non ce ne sarà più per nessuno. Fiorentina appunto, il Plzen al Meazza per regalare ai tifosi gli ottavi di Champions e ancora in casa contro la Sampdoria. Chi sarà l’uomo chiave oggi? A livello di singoli si potrebbe citare Calhanoglu, Lautaro, Barella… Ma è scontato, sono tutti giocatori che stanno bene e in fiducia. Ma vorrei spendere due parole in più su Barella. Io vi dico che chiuderà la stagione in doppia cifra di gol. È andato in rete due volte di fila e non credo sia stato un exploit isolato. Il gol ce l’ha dentro, valore aggiunto per il suo ruolo. Io ne so qualcosa…”.
Ronaldo il Fenomeno ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, partendo da un documentario che ha realizzato per Dazn. “Io vengo da una generazione nella quale in campo picchiavano tanto. Madre mia. Le partite non erano come oggi che ci sono 15-20 telecamere, in un Clásico 60, al Mondiale mille. Oggi si vede tutto. Ai miei tempi i difensori ti minacciavano, ti sputavano, ti pestavano i piedi, ti picchiavano. Sono cresciuto come un sopravvissuto”.