Mario Sconcerti è tornato a parlare sul Corriere della Sera. “L’Inter conferma il cambio di atteggiamento e soprattutto il nuovo peso di Lautaro, Barella e Calhanoglu”.
“L’Inter ottiene il massimo dopo aver perso molto ed essere stata più volte rimontata. La Fiorentina pressa, tira poche volte ma ha ritmo e discreta qualità. Starle dietro è faticoso, infatti l’Inter paga nel tempo. Paga di più la Fiorentina che dopo lo sforzo fisico non ha più equilibrio e lascia territori desertici ai contropiedi di Lautaro, il migliore in campo. Direi che è stata una partita di campioni veri, decisa da Lautaro, ripresa da Jovic, chiusa da Mkhitaryan, la sorpresa di questa nuova Inter. Non ci sono molte valutazioni tecniche da fare quando si corre così tanto e si crea anche di più. Ha deciso un monetina in aria e la predisposizione della Fiorentina a lasciare soli gli avversari davanti al proprio portiere. L’Inter deve riflettere sulla confusione del secondo tempo. Non si difende così. Resta però un successo prezioso per la classifica”.
Le parole di Ronaldo
Ronaldo il Fenomeno ha concesso una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, partendo da un documentario che ha realizzato per Dazn. “Io vengo da una generazione nella quale in campo picchiavano tanto. Madre mia. Le partite non erano come oggi che ci sono 15-20 telecamere, in un Clásico 60, al Mondiale mille. Oggi si vede tutto. Ai miei tempi i difensori ti minacciavano, ti sputavano, ti pestavano i piedi, ti picchiavano. Sono cresciuto come un sopravvissuto”.
“Guardo con attenzione la Serie A e anche la Serie B, perché sono un malato di calcio, ma soprattutto perché con l’Italia ho una relazione speciale. Il momento è complicato, ma credo che non tutti i mali vengano per nuocere. Il fatto che l’Italia non si sia qualificata per i Mondiali per due volte consecutive genera un dibattito su cosa bisogna fare e credo che ora tutti abbiano in testa la soluzione. Il campionato deve migliorare e per farlo devono esserci maggiori introiti, i club devono guadagnare di più. Bisogna investire sui giovani e nel calcio di base, cercare più talento locale e trovare un equilibrio tra italiani e stranieri”.