Danilo D’Ambrosio ha parlato sul nuovo numero del Matchday Programme nerazzurro in vista di Inter-Sampdoria in cui ha svelato i suoi segreti: “Costanza e determinazione, avere la motivazione giusta per migliorarsi ogni giorno e poi l’umiltà e l’equilibrio. Devi sempre trovare l’equilibrio nei momenti di festa e in quelli difficili”.
“Mi lega una storia importante all’Inter. Qui ho la mia famiglia, sono nati i miei figli, ho aperto un’attivita; è il mio presente e il mio futuro. L’idolo? Ronaldo il Fenomeno, faceva delle cose che non avevo mai visto. Poi se vado ancora più indietro dico Diego Armando Maradona. Ho coltivato la mia passione passo dopo passo, ora faccio il lavoro che ho sempre sognato”.
Massimo Moratti ha parlato in una lunga intervista al Corriere della Sera, tornando anche sui fatti di Calciopoli oltre che sui temi di più stretta attualità. “Peggio il Milan o la Juve? La Juve, senza dubbio. Ronaldo? Era venuto a trovarmi quando giocava nel Psv, con una fidanzatina olandese… Quando arrivò all’Inter era il calciatore più forte del mondo. Dopo gli infortuni non è più tornato a quel livello. Quando andò al Real Madrid? Mi ero immedesimato in lui, nel suo dolore. Trovavo giusto che volesse cambiare, dopo aver sofferto tanto”.
“Mazzola ha raccontato di aver lasciato l’Inter perché io mi consultavo con Moggi? Non è andata così. È vero che Moggi voleva venire all’Inter, e io non gli ho mai detto esplicitamente che non lo volevo; ma non l’avrei mai preso. Perché la Serie A era manipolata; e noi eravamo le vittime. Doveva vincere la Juve; e se proprio non vinceva la Juve toccava al Milan. Una vergogna: perché la più grande forma di disonestà è imbrogliare sui sentimenti della gente. Lo scudetto del 2006? So che gli juventini si arrabbiano; e questo mi induce a rivendicarlo con maggiore convinzione. Quello scudetto era il risarcimento minimo per i furti che abbiamo subìto. Ci spetterebbe molto di più”.