I numeri non mentono. L’Inter è tornata. Una media di 3,2 gol nelle ultime cinque partite stagionali (16 reti segnate), quarta vittoria di fila in campionato, e una difesa di ferro confermata dalla quarta gara a San Siro senza raccogliere palloni nella propria porta. La squadra di Simone Inzaghi è in corsa per tutti gli obiettivi stagionali, ribaltando voci, spifferi e visioni apocalittiche del post partita con la Roma.
“Già, perché un mese fa, alla vigilia del primo match con il Barcellona, Simone Inzaghi era considerato un allenatore in bilico – scrive sportmediaset.it – nonostante i due trofei vinti nella scorsa stagione e il fatto di aver lottato fino all’ultimo per lo scudetto. L’Inter è tornata, o non se n’era mai andata. Ha solo avuto bisogno di un periodo di adattamento di cui, paradossalmente, non c’è stato bisogno un anno fa. Ora Inzaghi sembra più vicino alla sua versione laziale, con un’Inter che non disdegna di attendere e di colpire in verticale, sfruttando un Dimarco inarrestabile e gli inserimenti di centrocampisti capaci di buttarsi negli spazi con un tempismo straordinario: Barella su tutti ma anche Mkhitaryan. Poi ci sono i calci piazzati, altra arma da sfruttare vista la fisicità di certi elementi (il gol di De Vrij è quasi un manifesto programmatico in questo senso)”.