Il vicepresidente ed ex capitano nerazzurro, Javier Zanetti, ha rilasciato un’intervista a Il Giorno toccando diversi temi d’attualità in casa Inter. A partire dai disordini in Curva Nord durante la gara di San Siro contro la Sampdoria: “Spero non succeda mai più. Quest’anno abbiamo registrato tanti sold-out: un record nella storia del club. La gente deve tornare allo stadio e non credo che ora la gente voglia scappare, perché l’impulso del tifoso è più forte di quel che è accaduto. Vanno però rispettato i valori dello sport. Troppo potere nelle curve? Non voglio dividere i tifosi, parlo di tutti. Cose come quelle di sabato sera non mi piacciono, lavoreremo sempre per riempire lo stadio”.
E, a proposito di stadio, rimane sul banco il tema del nuovo impianto condiviso da Inter e Milan con il probabile abbattimento del Meazza: “C’è una visione romantica, ma è tempo di grandi innovazioni. Dobbiamo migliorare la struttura per offrire al tifoso uno stadio all’avanguardia e un’esperienza che vada oltre la partita”.
La carriera da dirigente
Dopo il ritiro nel 2014, Zanetti ha subito intrapreso con entusiasmo la carriera da dirigente. Ma ha preso qualcosa dal presidente con cui ha vissuto la sua esperienza da calciatore, ovvero Massimo Moratti? “Sicuramente il senso di appartenenza: Moratti e suo padre sono l’Inter. Ci sentiamo spesso, per questo club sarà sempre importante. Io cerco di continuare a trasmettere i veri valori dell’Inter come faceva lui. Dicevo sempre a Moratti che continuando a lavorare come stavamo facendo sarebbe arrivato il nostro momento: il tempo mi ha dato ragione. Se ho detto lo stesso a Steven Zhang? Sì, le vittorie arrivano con cultura del lavoro e programmazione. Nel calcio serve tempo. Un trofeo nell’anno dei miei 50 anni? Mi auguro di sì. Intanto, è già un risultato straordinario essersi qualificati agli ottavi di Champions, in un girone con Bayern Monaco e Barcellona”.
Skriniar, Juve-Inter, Lukaku
Con la fiducia in costante crescita sul buon esito della trattativa per il rinnovo, Zanetti dice la sua su Milan Skriniar che, dopo la titolarità in porta affidata a Onana, è diventato fra l’altro capitano dell’Inter: “Parlo spesso con i ragazzi e Skriniar ha un profilo importante per come approccia la cultura del lavoro. Io in passato ero così: parlare poco, dimostrare tanto. Spero resti a lungo con noi. Quando arrivai a Milano, per me l’Inter era il massimo e ho fatto tutta la carriera qui. Molti miei compagni di allora decisero di cambiare squadra: con il tempo mi hanno confessato che è stato un grande errore lasciare l’Inter“.
Il prossimo impegno dei nerazzurri non è per niente banale: domenica alle 20:45 c’è Juventus-Inter. “La rivalità c’è sempre e, al di là della classifica, non vedo un favorito. Questa sfida arriva al momento giusto, noi non possiamo permetterci passi falsi. Abbiamo vissuto momenti di difficoltà, ma Simone Inzaghi ha intrapreso il percorso giusto, dimostrando di saper gestire la pressione. Se le cose vanno male il problema è di tutta l’Inter, i ragazzi hanno reagito come dovevano. Una partita del passato contro la Juve? Penso alla vittoria in Supercoppa 2005, con gol di Veron. Fu l’inizio di un filotto vincente”.
Si dice spesso che l’Inter abbia ricominciato a sollevare trofei dopo l’arrivo di due ex juventini come Conte in panchina e Marotta in dirigenza: “L’Inter è tornata a vincere perché ha fatto l’Inter. Antonio Conte si è dimostrato un grande professionista, Marotta è un dirigente di cui conosciamo bene il valore. Quest’anno ci dicevano di mandare via Inzaghi dopo la sconfitta con la Roma, roba da mettersi le mani nei capelli. Bisogna ragionare in maniera tranquilla: abbiamo vinto prima con Conte, poi sono arrivati altri trofei con Inzaghi. L’Inter è protagonista da quattro anni“.
Chiosa sulle condizioni di Romelu Lukaku: “È normale avere tanti infortuni perché c’è molta pressione, giochi domenica e poi mercoledì. Io riuscivo a recuperare, ma alcuni ragazzi fanno fatica a livello fisico e mentale. Dopo il Mondiale sarà un altro campionato. Lukaku ancora qui tra un anno? Me lo auguro, spero possa avere più continuità dopo questi infortuni”.
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