40 giorni, 9 partite (5 in Serie A e 4 in Champions League): tanto è durata l’assenza di Marcelo Brozovic. Il 25 settembre scorso, infatti, il centrocampista croato aveva riportato una parziale lesione muscolare durante Austria-Croazia. Sembrava la mazzata definitiva sulla stagione dell’Inter, già cominciata male e costretta a fronteggiare l’assenza di un giocatore reputato insostituibile, visti anche i precedenti: senza di lui, la squadra di Simone Inzaghi l’anno scorso non aveva mai vinto. E invece, dopo l’iniziale sconfitta contro la Roma, ecco 4 vittorie di fila in campionato e i 2 fondamentali successi in Champions che, insieme al pareggio del Camp Nou, hanno regalato ai nerazzurri – guidati da Calhanoglu in regia – la qualificazione agli ottavi con una giornata d’anticipo.
Contro la Juventus, Brozovic si accomoderà in panchina, vista la prolungata assenza e la precauzione che l’Inter sta adottando con gli infortuni muscolari, specialmente dopo la ricaduta di Lukaku. “Il croato ha, però, tutt’altro fisico rispetto al belga, e le tempistiche di recupero seguono logiche diverse – scrive La Gazzetta dello Sport -. Negli ultikmi tempi ha spinto tanto per esserci anche perché vuole mettere minuti nelle gambe per un obiettivo più grande di questo ultimo tratto di campionato con l’Inter: Brozo va al Mondiale da vicecampione in carica, dire che tenga al Qatar è riduttivo dopo la finale persa quattro anni fa contro la Francia”.
Come detto, l’infortunio di fine settembre sembrava una tragedia, ma così non è stato. Per questo motivo, Brozovic dovrà sudare per un posto da titolare che al momento non può essergli più garantito. “Le ultime settimane hanno dimostrato che c’è vita (e gioco) anche senza Marcelo. La nuova mediana dai piedi buonissimi va che è una bellezza: il suo posto non lo occupa il vice designato Asllani (ancora acerbo), ma un superbo Calhanoglu. Insomma, riprendere il vecchio posto non è più un atto dovuto: nel 2023 Brozo dovrà faticare più del previsto“.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)