Mario Sconcerti sul Corriere della Sera analizza così Juve – Inter.
“La Juve ha vinto bene giocando la partita che sa fare meglio. Squadra raccolta e partenze improvvise, ma giocando stavolta di gruppo, con volontà comune. Ha avuto la fortuna di segnare al primo tiro in porta, era il minuto 51, poi ha meritato tutto e di più. L’Inter è scomparsa nel secondo tempo dopo che aveva promesso e sbagliato molto nella prima parte. A cambiare il cammino è stato soprattutto Kostic, imprendibile per Dumfries e Skriniar. (…) L’Inter è alla quinta sconfitta, ha giocato una partita strana che poteva vincere in fretta ma gli è mancata continuità in Barella e precisione in Lautaro. Il cambiamento di ritmo della gara è stato così netto da far pensare che Allegri l’abbia quasi pensato a tavolino. Prima ad aspettare l’Inter, poi a colpirla. Subìto il gol, l’Inter si è spaventata e spenta, abbandonando nella confusione buona parte del suo campionato. C’è stata come un’implosione, la Juve ha finito per essere più squadra, cioè quello che in stagione non era mai sembrata. Ha segnato ancora Fagioli sia pure dentro una gara di sacrificio. Si è indebolita la stella di Calhanoglu regista, ma è tutta l’Inter che si è persa in un disordine improvviso, una vera disorganizzazione di gioco che è andata sempre più allargandosi”.