La Gazzetta dello Sport dopo il sorteggio di Champions ha intervistato Costinha. “Inzaghi e Conceiçao, due vecchi amici, faranno una bella partita a scacchi. Chi era più felice dopo il sorteggio? Nessuna delle due. Il Porto sa che dall’altro lato ci sono giocatori di qualità superiore e con più esperienza a certi livelli, da Dzeko a Barella, da Lautaro a Calha. Capisco che l’Inter abbia esultato perché poteva beccare Guardiola o Ancelotti: il Porto sta un gradino più giù… Ma guai a sottovalutare il Dna di quella squadra. Ricordate come hanno eliminato la Juve di Ronaldo?”.
“L’attaccante Taremi lo conoscono tutti, segna valanghe di gol. Ma guardate chi lo accompagna: il brasiliano Evanilson è interessantissimo. E occhio all’esterno Galeno. Il k.o. a Torino, unito agli altri, ci dice che quest’anno in Italia qualcosa non va. Ma questa squadra ha eliminato il Barça: vorrà pur dire qualcosa”.
Mario Sconcerti ha parlato dell’Inter a TMW Radio. “Il Bayern in questo momento è più forte e ha più soluzioni di gioco. Per il resto l’Inter era in una formazione con tante riserve, era metà Inter ma si è confermata. Mi ha dato spesso la sensazione che potesse segnare. Andava in difficoltà dietro anche con facilità, ma sono convinto che il ko significhi poco. Resta l’aver battuto il Barcellona. L’Inter però deve crescere anche in Champions. Napoli e Inter arrivate con un turno d’anticipo già qualificate in due gironi non semplici? Certamente è un buon segno per il calcio italiano, ma il risultato pratico è come quello degli ultimi anni, ossia una che vince il girone, due seconde e una che esce fuori. La novità grossa è la grande difficoltà delle spagnole, che non ci si aspettava in questo modo. E’ stato questo il vero cambiamento. Noi abbiamo ottenuto gli stessi risultati degli ultimi anni”.