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Inzaghi, colloquio con la dirigenza ad Appiano Gentile: serve una scossa

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Inutile nasconderlo, lo sa bene anche Inzaghi: c’è amarezza per la partita di Torino. Lo ha detto chiaramente anche Marotta, da ex: “La nostra è stata una sconfitta assolutamente giusta, a gioco lungo la Juventus, nonostante avesse importanti defezioni, ha meritato di vincere. Io non guardo le statistiche, ma in questo caso devono portarci a profonde riflessioni al nostro interno: abbiamo subito 19 gol di cui 16 in trasferta. Siamo l’Inter, non siamo abituati a questo”. E stando alla Gazzetta dello Sport potrebbero esserci conseguenze.

Inzaghi, l’incontro

C’è infatti una insoddisfazione palpabile per il cammino in campionato, a tutti i livelli. Ed è una insoddisfazione che porterà con ogni probabilità oggi a un colloquio tra la dirigenza e l’allenatore ad Appiano. A mente fredda, senza farsi prendere dalla fretta. Ma con estrema decisione. C’è la voglia di dare una scossa a una situazione che è giusto definire pericolosa. È bastata una notte per cancellare un mese quasi perfetto, condito dalla qualificazione Champions. Ma così funziona nei grandi club: non ci si può mai accontentare. È un passaggio decisivo, un messaggio che la dirigenza vuole mandare all’allenatore ma anche ai giocatori stessi. Lo riporta la rosea.

Le parole di Garanzini

Gigi Garanzini ha analizzato su La Stampa quanto successo in Juventus-Inter. “Un’impresa in piena regola. La Juve l’ha costruita in due tempi, accettando nel primo la superiorità dell’Inter, di intenzioni e di manovra, e nel secondo, una volta trovata la fiducia che serviva, colpendo implacabilmente e, a gioco lungo, a ripetizione. “Due reti propiziate da Kostic, imprendibile sia sullo scatto che in progressione, e finalizzate l’uno da Rabiot con un colpo da biliardo, e il secondo da Fagioli con la freddezza del veterano. Ma cambia soprattutto la percezione. Se una squadra ridotta ai minimi termini di organico, ma innervata al meglio dai giovani, si dimostra capace di mettersi alle spalle il triste, recentissimo passato, dovrebbe essere ragionevolmente capace anche di andare oltre. Come, in fondo, con Allegri alla guida, è già accaduto”.

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Published by
Andrea Gussoni