Edin Dzeko arriva alla sosta Mondiale con 9 reti in 21 presenze, due numeri particolarmente significativi: prima di tutto perché vuol dire che è sceso in campo in tutte e 21 le gare ufficiali della formazione di Inzaghi (15 in A e 6 in Champions); secondo perché è già a quota 9 centri, uno in meno rispetto alla scorsa stagione dopo 15 turni di campionato e le 6 gare dell’euro-girone.
“Edin per quello che ha vinto e per quanto ha segnato rientra di diritto nel novero dei grandi attaccanti – scrive gazzetta.it -. Rispetto ad altri suoi colleghi sta anche dimostrando di avere la capacità di combattere contro il passare del tempo visto che ha 36 anni e mezzo (ne compirà 37 il 17 marzo) e ha ancora la freschezza atletica di un ragazzino. I dirigenti dell’Inter non hanno mai avuto dubbi se confermarlo o togliergli la maglia numero 9 per darla a Lukaku. Per loro il bosniaco è sempre stato un punto fermo del gruppo. Non più un titolare visto il ritorno di Big Rom, ma un elemento chiave per lo spogliatoio sì. Probabilmente non tutti i tifosi nerazzurri sono stati contenti della sua conferma perché la partenza di Dzeko, con tanto di addio al suo ingaggio da 5,5 milioni netti, avrebbe consentito al club di viale della Liberazione di dare l’assalto a Dybala. Una parte del popolo nerazzurro sperava di vedere la Joya alla Pinetina, ma adesso forse si sarà pentita di aver messo… in dubbio l’ex giallorosso”.
(FONTE: GAZZETTA.IT)
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