Beppe Marotta è intervenuto ai microfoni di Radio Anch’Io Sport a Radio Rai. Ha parlato della vittoria di Bergamo e del futuro dell’Inter. “Con la vittoria di Bergamo abbiamo la consapevolezza di poter essere protagonisti fino in fondo in questo campionato. Ora si chiude la prima parte, si ripartirà il 4 gennaio. Tutti noi siamo curiosi di capire soprattutto per la sfera della performance atletica: fra chi va ai Mondiali e chi resta a casa, per i preparatori atletici l’attività di monitoraggio sarà difficile e inedito”.
Sul momento negativo. “Squadra e allenatore hanno fatto dei correttivi, anche se fa sensazione che in casa abbiamo un percorso e fuori un altro. Quattro sconfitte fuori casa ma quello che è in evidenza fuori casa sono i diciotto gol subiti, tanti rispetto ai 22 totali. Questo è il settore e l’elemento che ci deve far riflettere di più, con l’allenatore che deve trovare rimedi. Questi sono i compiti delle vacanze”.
Su Dzeko: “Dzeko ha dimostrato di voler rimanere con noi, è un giocatore che sicuramente merita il rinnovo perché è un grandissimo professionista, molto attaccato alla maglia. Come tanti “vecchietti” in circolazione ha il vizio del gol, ritengo sia una grandissima risorsa e tutte le società devono tenerlo in considerazione e anche noi. Al momento opportuno avvieremo i contatti, il desiderio è quello ma ci dev’essere una volontà esplicita anche del calciatore”.
Sulla famiglia Zhang: “Bisogna dare molto rispetto alla famiglia Zhang, in questi anni ha profuso tante energie, mi pare ottocento milioni. Ha dato tanto al sistema calcio in Italia e all’Inter, poi è vero che tutti hanno avuto delle contrazioni finanziarie e eticamente è giusto che dopo la pandemia non si poassa sfoggiare investimenti milionari. È normale che questa contrazione ha portato a una ridimensionamento dei costi, ma bisogna essere sempre bravi e competenti per rimanere competitivi in un mondo complicato”.
Su Lukaku: “E’ stato un infortunio imprevisto e imprevedibile, condizionato dalla volontà di tornare in fretta e in forma anche motivato per i Mondiali. L’auspicio è che possa tornare già dal 4 gennaio”.
Sul divorzio dalla Juve: “All’interno di una struttura dirigenziale di un club ci sono posizioni differenti, ma questo non vuol dire che io fossi contrario all’operazione Ronaldo. Poi bisogna sempre valutare il lato economico. Ma non è stato certo quello il motivo di divorzio tra me e la Juventus”.