Primo Piano

Onana: “In Italia a 26 anni ti considerano ancora un bambino. Handanovic è un grande portiere”

Leggi l'articolo completo

André Onana ha rilasciato un’intervista al canale Youtube ufficiale di Rinat, brand specializzato nei guanti per portieri. Nel corso della chiacchierata, l’estremo difensore camerunense ha parlato del suo passato al Barcellona, all’Ajax, del suo ambientamento all’Inter e del Mondiale.

A 26 anni già una grande carriera internazionale

“A 26 anni in Italia che ancora considerato un ‘bambino’ (ride ndr), ma sono felice dell’esperienza ed aver avuto la fortuna di debuttare presto all’Ajax, avevo solo 19 anni. Mi trovavo molto bene a Barcellona e non è stato facile trasferirsi ad Amsterdam, per motivi di clima e di lingua. Mi ci è voluto un po’ di tempo per ambientarmi, ma ne è valsa la pena. All’Ajax ho vissuto anni meravigliosi ed insieme abbiamo scritto la storia. Adesso però bisogna guardare avanti. La carriera è lunga e c’è ancora tanta strada da fare”.

L’Inter ed il rapporto con Handanovic

“Sto bene. Milano è una città top, non sono solo io a dirlo ma tutti quelli che la conoscono. Ho vissuto a Barcellona e dico che è molto simile. Samir è un grande portiere. A 38 anni sta facendo ottime cose, è la strada per poter giocare per molti anni”.

Il ruolo del portiere

“Ho da sempre seguito le orme di mio fratello maggiore, anche lui portiere. Mi rifacevo a Iker Casillas e Victor Valdes. Con il tempo poi il ruolo del portiere è cambiato. Il giocatore che mi ha fatto cambiare il modo di giocare è stato Manuel Neuer. Adesso per un portiere è importante anche saper giocare con i piedi, deve essere un attaccante aggiunto, bisogna saper prendere dei rischi ed accettare gli errori”.

Il Mondiale in Qatar

“Sono davvero eccitato. Ho lavorato per tutta la mia vita per riuscire a giocare ad un Mondiale. Non andremo in Qatar a fase shopping, ma ad attaccare e difendere quando sarà il momento. Sappiamo che per il Camerun sarà molto difficile, ma abbiamo fatto di tutto per esserci e non abbiamo paura di nessuno. Poi nel calcio non c’è nulla di scritto e penso che possiamo fare grandi cose”.

Leggi l'articolo completo
Published by
La Redazione