Walter Zenga sul suo canale youtube fa il punto sull’Inter di Champions:
“Il Porto? Sorteggio accettabile. E’ una squadra ostica, non è facile da affrontare, nel suo girone ha vinto 4 partite e ne ha perse 2, ha due giocatori da tenere in considerazione: il portiere Diogo Costa, del ’99, è un profilo molto interessante e farà parlare di sè in futuro, ma quello che mi piace di più in assoluto è Galeno, brasiliano, che può giocare ala sinistra o a centrocampo a sinistra. Il Porto è da prendere con le pinze ma è l’avversario più accettabile e l’Inter ha possibilità di passare il turno”.
Walter Zenga ha analizzato il successo dell’Inter a Bergamo: “È una vittoria fondamentale perché interrompe la serie negativa di sconfitte in trasferta contro le dirette antagoniste, poi è stata una rimonta ed è arrivata senza pezzi importanti come Lukaku e Brozovic”.
“Stavolta ci hanno messo lo zampino Dimarco e Dzeko che ha segnato l’ennesimo gol importante in un momento chiave della gara. Mi dispiace non poter vedere Dimarco ai Mondiali, quest’anno sta sorprendendo e in Qatar poteva essere un crack”, ha concluso l’ex portiere nerazzurro.
Lunga intervista con la Gazzetta dello Sport di Zdenek Zeman: “Sono sempre stato juventino. Da piccolo andavo a dormire con la maglia bianconera. Ho avuto delle dure polemiche con la Juve di Moggi, Giraudo e Bettega. Ma la Juventus non comincia e non finisce con loro. Era la squadra di mio zio Cestmir Vycpálek: il più grande talento del calcio cecoslovacco prima di Pavel Nedved, che portai in Italia. La differenza è che Nedved, lavoratore maniacale, voleva allenarsi pure il giorno di Natale; mio zio invece amava le gioie della vita. Era stato a Dachau, e il lager l’aveva segnato. Ma mi dicono fosse birichino anche prima”.