Juve, e adesso? A parte il possibile fuggi fuggi dei pezzi pregiati della rosa, come sarà la Juve del domani dopo il terremoto per i bilanci truccati? In Italia potrebbe arrivare anche un ‘salva Juve’, come fu per la Lazio nel 2005 per saldare i debiti fiscali, ma in Europa? E la Champions? E il mercato? E cosa dirà l’Uefa?
Ricordate? La società nerazzurra nel maggio 2015 concordò con l’Uefa il Settlment Agreement per le violazioni del Fair Play Finanziario e copriva le stagioni dal 2015/16 al 2018/19. All’epoca i vincoli ordinari di bilancio imponevano di chiudere il triennio con un deficit massimo di 30 milioni. Briciole rispetto al potenziale ‘rosso’ nascosto dalla Juve negli ultimi tre bilanci. Furono annate con il mercato paralizzato, Inter poco attrattiva per i giocatori pregiati e possibilità limitate di ingaggio.
Quelle norme sono cambiate e dal prossimo anno l’Uefa imporrà paletti molto stringenti dal punto di vista dei conti: il costo della squadra — leggi saldo dei trasferimenti, stipendi e commissioni agli agenti — non dovrà superare il 90% dei ricavi nel 2023, l’80% del 2024 e il 70% nel 2025.
Subirà la stessa cura dimagrante dell’Inter? In futuro – sul campo – sarà più la Juve dei vari Gatti, Rugani e Miretti e meno di Szczesny, Vlahović e Pogba?
I magistrati della Procura di Torino hanno trasmesso al gip la richiesta di rinvio a giudizio di 12 persone fisiche – più la società imputata per responsabilità amministrativa – nel procedimento sui bilanci truccati dal 2019 al 2021. L’azione penale è stata esercitata nei confronti del presidente Andrea Agnelli, del vicepresidente Pavel Nedved, dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene e del suo predecessore Fabio Paratici. Siamo curiosi di sapere come finirà tutta questa storia.