Quale futuro per Samir Handanovic? Il portiere sloveno sembra intenzionato ad appendere i guantoni al chiodo. Secondo quanto riferito da Sport Mediaset, complice anche una lussazione ad un dito di una mano subita nelle scorse settimane, il sorpasso di André Onana nei confronti del portiere sloveno è diventato definitivo. Una situazione che ha fatto male al capitano nerazzurro, finito anche nel mirino dei tifosi sui social per alcuni suoi errori pesanti nella prima parte di stagione che ne hanno fatto il capro espiatorio delle difficoltà della squadra. Tutto questo lo sta convincendo a passare dall’altra parte della barricata e cominciare una nuova esperienza, magari entrando dalla prossima stagione nello staff di Simone Inzaghi, tecnico che ha grande stima nei suoi confronti e lo ha considerato sempre fondamentale nello spogliatoio. Lo fanno pensare anche gli interessi palesati nelle ultime ore verso Yann Sommer e Altay Bayindir.
Samir Handanovic ha preso la decisione sul suo futuro: non resterà all’Inter da secondo di Onana. Per il 38enne portiere sloveno – oltre 400 presenze con i nerazzurri e con contratto in scadenza a giugno 2023 – quella in corso potrebbe essere l’ultima con l’Inter. Dopo essere stato superato da Onana a livello di rendimento nelle gerarchie di Simone Inzaghi, Samir ha visto il suo ruolo ridursi sempre più a quello di vice anche se il suo peso nello spogliatoio non è cambiato.
Dopo dieci anni di titolarità assoluta e inamovibile, Samir Handanovic è ormai diventato il secondo portiere dell’Inter dopo l’arrivo di André Onana. Prima l’alternanza fra lo sloveno in Serie A e il camerunese in Champions, poi la scelta di Inzaghi (dopo Inter-Barcellona) di affidare la porta dell’Inter all’ex Ajax, impiegato dal primo minuto anche in campionato contro Sassuolo, Salernitana e Fiorentina, oltre alla gara del Camp Nou. Handanovic, però, sta comunque trovando il modo di rendersi utile alla squadra, forte del suo ruolo di capitano e di guida dello spogliatoio.
La Gazzetta dello Sport si sofferma sulla figura dello sloveno, rafforzatasi ad Appiano Gentile dal 2012 ad oggi. “Il capitano è una guida riconosciuta, per definizione. L’uomo da seguire nella tempesta, colui che ci mette sempre la faccia. E Samir Handanovic, da quando ha ereditato la fascia dal capriccioso Mauro Icardi, è sempre stato un esempio per chiunque varcasse i cancelli di Appiano Gentile. Professionista esemplare, voce poco appariscente ma molto influente all’interno dello spogliatoio. Carisma e leadership riconosciute da tutti, perché quando Handa dice qualcosa, gli altri ascoltano. E spesso imparano. Ed è quello che sta accadendo anche in quest’ultimo mese, nonostante il campo per la prima volta lo stia vedendo con una nuova veste, da portiere di riserva. André Onana è riuscito dove in tanti – prima di lui – hanno fallito miseramente. E Samir non ha messo il muso ma è diventato il primo sostenitore di Onana, il primo consigliere. Chiacchiere prima del match e durante l’intervallo. Consigli su come comportarsi in determinate circostanze”.
Sarà rimasto impresso a molti il frame catturato a Firenze nel quale Handanovic parla con Onana, intento a consigliarlo su alcune situazioni di gioco. Ma non solo. “Handanovic non ha mai nascosto il desiderio di fare l’allenatore una volta appesi i guanti al chiodo. Tecnico di campo, non preparatore dei portieri. E in qualche modo ha cominciato a fare la sua personale gavetta in questo periodo e a Firenze la cosa è stata più lampante di altre volte. Onana ha postato una foto che riprende Handanovic nel ruolo di “maestro” al rientro in campo dopo l’intervallo, ma ai più attenti non saranno sfuggite altre situazioni simili, come i consigli a Dumfries prima dell’ingresso in campo per Darmian o i conciliaboli con Simone Inzaghi a bordo campo, con la consueta mano davanti alla bocca. Come se fosse già un collaboratore tecnico, attento a dare le ultime direttive ai giocatori. Un atteggiamento che racconta meglio di tante parole il personaggio Samir, unico nel suo genere. Una veste nuova che piace ai compagni e anche a Inzaghi, perché Handa è una risorsa preziosissima per la sua Inter”.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)