Gianluca Pagliuca ha parlato a margine della festa di Natale dell’Inter Club Reggio Emilia: “Demolire San Siro? Pazzesco. Non si può toccare perché è la storia del calcio italiano. Tanto più se il nuovo stadio avrà una capienza molto più ridotta”.
“Gigi Simoni? Era fantastico. Un vero Signore che vidi perdere le sfaffe solo a Torino dopo il famoso rigore negato a Ronaldo. Aveva ottimi motivi per arrabbiarsi. Una volta gli chiesi il permesso di andare a Bologna a vedere il derby di Eurolega Virtus-Fortitudo perché il basket è una mia grande passione e sono virtussino da sempre. Simoni me lo negò perché avevamo la partita il giorno dopo. Un match importante. Quando intrapresi la strada per tornare da Appiano a Milano non resistetti e imboccai l‘autostrada per Bologna. La TV, scrutando nel parterre del palasport, mi beccò subito. Il giorno dopo Simoni si arrabbiò: “Mi hai mancato di rispetto”, mi disse. Io replicai :“Mister non potevo mancare al derby” e firmai volentieri l’assegno di 2 milioni di lire per pagare la multa”, e quello meno piacevole legato ad Ottavio Bianchi: “Non mi ha favorevolmente impressionato. Non era affatto cordiale e, dopo il match domenicale, si presentava agli allenamenti ad Appiano soltanto il mercoledi. Pareva un pensionato appagato”.
E’ stato presentato martedì sera presso la Mondadori di piazza del Duomo di Milano “Grazie, Signore, che ci hai dato il calcio”, il nuovo libro di Fabio Caressa. Presente anche il compagno di telecronache Beppe Bergomi, per un bagno di folla degno di due rockstar. Proprio l’ex capitano nerazzurro a margine dell’evento ha parlato a IOTIFOINTER.IT in esclusiva. “Se non cambiano i giocatori, l’Inter sarà la stessa anche a gennaio. Se non intervieni sul mercato è una squadra di alti e bassi. Bisognerà capire come rientreranno i giocatori dal Mondiale, a partire da Lautaro Martinez. Nonostante tutto i nerazzurri sono là in alto. La partita con il Napoli può rilanciarli in ottica scudetto. In caso di sconfitta? Già è difficile così… La squadra negli anni è stata indebolita, dobbiamo dircelo”.