Un anno e mezzo con tante ombre e poche luci all’Inter, con un fardello sulle spalle da 31 milioni di euro. Un investimento, quello fatto dal club nerazzurro nell’estate 2021 prelevandolo dalla Lazio, che non sta pagando dividendi. Come se non bastasse, per Joaquin Correa è arrivata un’ulteriore mazzata fisica e psicologica: il problema al tendine d’Achille gli è costato il Qatar, laddove si era unito alla sua Nazionale ed era pronto per cominciare il Mondiale, rimanendo fuori dai convocati in extremis.
Tuttavia, Simone Inzaghi crede ancora nel Tucu: il tecnico – che nonostante le 11 partite già saltate dall’argentino continua a dargli fiducia, come testimoniano le tre gare da titolare in Champions – gli ha parlato ad Appiano Gentile, dove Correa continua ad allenarsi a parte insieme a D’Ambrosio per recuperare dal problema fisico ed essere pronto in vista di Inter-Napoli. “Inzaghi gli ha parlato come si fa con un figlio, toccando le corde giuste per recuperarlo prima di tutto mentalmente, poi sul campo – scrive La Gazzetta dello Sport –. In rosa, nessuno ha le qualità di Correa, diventato grande a suon di strappi e dribbling. E all’Inter tutti si augurano possa essere il vero colpo del mercato di gennaio”.
“Il 2023, dunque, dovrà essere l’anno della svolta di Correa, se vuole continuare l’avventura all’Inter. Anche perché l’Inter – su indicazione di Inzaghi – ha rinunciato all’ingaggio dello svincolato Paulo Dybala per non rischiare il sovraffollamento offensivo e garantire al suo pupillo la possibilità di brillare ancora. Un attestato di stima enorme, che al momento. però, assomiglia di più a un azzardo. Correa sa che d’ora in poi non potrà più sbagliare: la sua avventura all’Inter è a uno snodo cruciale e anche il suo futuro nella Seleccion passerà inevitabilmente per quello che riuscirà a fare in nerazzurro. Sei mesi per tornare protagonista, aiutare la squadra a credere nella rimonta scudetto e meritarsi la conferma per la prossima stagione. Niente più alti e bassi, l’Inter spera di rivedere il Correa degli ultimi due anni alla Lazio, dominante in Italia e in Europa, sotto la guida del mentore Inzaghi”.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)