La Gazzetta dello Sport in edicola oggi ha fatto il punto su Marcus Thuram, puntando forte sul progetto tecnico, nel quale il figlio dell’ex difensore sarebbe centrale. “E l’arma di seduzione che può fare breccia nel cuore di Marcus: non a caso, le parti si sono date appuntamento per un nuovo faccia a faccia a Mondiale concluso e l’aggiornamento di inizio anno potrà produrre passi avanti nella trattativa”.
Il futuro di Thuram
“Quanto avanti, specialmente in termini temporali, è ancora un’incognita: l’Inter si sente in prima fila ma al momento è difficile che l’affare possa andare in porto a gennaio. Occorrerebbe fare spazio con una cessione e reinvestire subito l’incasso per evitare sorprese a giugno. In fondo, è già successo a gennaio del 2020 per Eriksen e a gennaio del 2021 per Gosens: al ‘Gladbach, viste le condizioni contrattuali di Thuram, sarebbero felici di guadagnare da una partenza anticipata”.
Le parole di Veron
Juan Sebastian Veron è stato insignito del Premio Golden Foot Legend Award. A margine dell’evento, Veron ha parlato a IOTIFOINTER.IT in esclusiva. “Non la seguo da vicino ma l’Inter è una squadra che non fa una gara di 100 metri ma una maratona. Ha una rosa di qualità. Non so dove potrà arrivare ma spero che se la possa giocare fino in fondo per tentare il sorpasso sul Napoli per lo scudetto. Non sarà facile. Bisogna vedere che cosa succederà dopo questo Mondiale, riprendendo subito a giocare senza una vera nuova preparazione. Sarà un’incognita per tutti. “Inzaghi mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di vederlo allenatore. Lui e suo fratello Pippo in campo erano furbi. In Argentina abbiamo un modo di dire per quelli come loro: “sacar agua de las piedras”, che vuol dire letteralmente tirare fuori l’acqua dalle pietre, nel senso di essere così perseveranti da ottenere benefici dalle cose meso attese. Simone lo sta dimostrando anche adesso da allenatore”.
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