Prosegue il conto alla rovescia verso Inter-Napoli, in programma il 4 gennaio alle 20.45 a San Siro. Simone Inzaghi sta lavorando in particolare per capire quale formazione schierare.
Oggi alla ripresa degli allenamenti gli unici assenti sono Lautaro Martinez e Marcelo Brozovic, protagonisti in Qatar fino alla fine. Il loro rientro è previsto tra il 29 e il 30 dicembre. Motivo per cui c’è la concreta possibilità che restino a guardare nel big match o almeno partano dalla panchina. Lukaku dovrebbe far coppia con Dzeko, come accaduto (con ottimi risultati) a Reggio Calabria. A centrocampo toccherò a Mkhitaryan, Calhanoglu e Barella, con Dumfries e Dimarco sugli esterni. Onana in porta, difesa titolare con Skriniar e Bastoni al fianco di uno tra Acerbi e De Vrij, solito ballottaggio.
Juan Sebastian Veron è stato insignito del Premio Golden Foot Legend Award. A margine dell’evento, Veron ha parlato a IOTIFOINTER.IT in esclusiva. “Non la seguo da vicino ma l’Inter è una squadra che non fa una gara di 100 metri ma una maratona. Ha una rosa di qualità. Non so dove potrà arrivare ma spero che se la possa giocare fino in fondo per tentare il sorpasso sul Napoli per lo scudetto. Non sarà facile. Bisogna vedere che cosa succederà dopo questo Mondiale, riprendendo subito a giocare senza una vera nuova preparazione. Sarà un’incognita per tutti. “Inzaghi mi ha sorpreso. Non mi aspettavo di vederlo allenatore. Lui e suo fratello Pippo in campo erano furbi. In Argentina abbiamo un modo di dire per quelli come loro: “sacar agua de las piedras”, che vuol dire letteralmente tirare fuori l’acqua dalle pietre, nel senso di essere così perseveranti da ottenere benefici dalle cose meso attese. Simone lo sta dimostrando anche adesso da allenatore”.